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Domenica 22 febbraio al Teatro Nuovo-UDINE Variations sur pas de deux

Domenica 22 febbraio alle ore 20.45 andrà in scena un imperdibile appuntamento della Stagione di Danza del Teatro Nuovo Giovanni da Udine: Variations sur pas de deux.

Quattro coppie di primi ballerini (Anbeta Toromani e Alessandro Macario, Venus Villa Rolando Sarabia,  Adeline Pastor e Davit Jeyraniyan, Stefania Figliossi Hecktor Budllauniti nell’arte e nella vita, protagonisti acclamati nei teatri e nelle compagnie di tutto il mondo, eseguiranno alcuni dei più famosi pas de deux e gran pas de deux (definiti così per la difficoltà tecnica che li rende affrontabili solo da artisti di particolare levatura tecnica) della storia della danza, pezzi di bravura formale ed espressiva, alternati alle interpretazioni del rapporto tra due corpi e due animi date dai coreografi contemporanei. Si partirà da La Sylphide, capostipite del balletto romantico creato nel 1833 per la leggendaria ballerina Maria Taglioni, in cui viene utilizzato per la prima volta quello che sarà il simbolo per antonomasia del balletto classico, il tutù, passando per il passo a due del Lago dei Cigni del 1877, simbolo dell’amore nella sua forma più idealizzata, Flammes de Paris del 1932 ispirato ai moti rivoluzionari francesi, fino ai passi a due di coreografi contemporanei Toromani Macario 2internazionali come Alberto Mendez coreografo del Balletto Nazionale di Cuba, l’olandese Ben Van Cauwenbergh che fonde classico, moderno, ballo di sala e acrobatico, Alessandra Celentano, giudice di “Amici” che sviluppa un linguaggio neoclassico su musica di Bach, il vigore espressivo del colombiano Roberto Zamorano, fino ai giovanissimi Lear Duraku, Valerio Longo e Enrico Morelli. Un’antologia di danza viva dunque con danzatori dotati di grande tecnica, grinta e musicalità, abili nell’utilizzo del virtuosismo accademico. L’evoluzione del rapporto uomo donna è visibile nei lavori coreografici: mentre nella tradizione classica la potenza dell’uomo è concepita per lo più al servizio della donna, vista come un essere leggiadro, che l’uomo innalza, permettendole, con un contatto delle mani o dei fianchi, di sviluppare evoluzioni ed equilibri, nella danza moderna e contemporanea, il passo a due perde ogni formalismo, diventando uno studio sull’amore concepito come rapporto paritario che viene rappresentato efficacemente dal virtuosismo accademico della coppia di ballerini.

 

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