FOLKEST IL 6 AGOSTO SI FA IN TRE TRA CASSACO, LUSEVERA E STEVENA’ DI CANEVA
Scritto da: Enrico Liotti
2021-08-05
in HOT, Musica, Pordenone e provincia, SLIDER, Udine e provincia
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Venerdì 6 agosto Folkest si fa in tre: iniziando da Cassacco, con il complesso di musica popolare romana Il Muro del Canto, tra folk, punk e Morricone, per poi passare a Lusevera, con la Contrada Lorì e la tradizione popolare del veronese e finire a Stevenà di Caneva con il mitico Michele Ascolese, un grande nome nel circuito musicale italiano, associato a quello di Fabrizio De André.
È un grande nome infatti quello in arrivo per l’appuntamento a Villa Frova a Stevenà di Caneva, realizzato in collaborazione con Frattempi. Michele Ascolese è uno dei chitarristi più conosciuti nel circuito musicale italiano per tecnica, sentimento e importanti collaborazioni. Si è esibito nei primi anni di carriera con Enrico Rava, Mandrake, Lilian Terry, Nini Rosso, Tommaso Vittorin, Ornella Vanoni e Gino Paoli nella tournée Insieme. Oggi è considerato uno dei più completi e apprezzati session man ed è cresciuto il numero degli artisti che si sono appoggiati alle sue chitarre: Sergio Caputo, Roberto Vecchioni, Francesco De Gregori, PFM, Teresa De Sio, Angelo Branduardi, Fabio Concato, Eduardo De Crescenzo, Renato Zero, Eros Ramazzotti, Sergio Cammariere, Tullio De Piscopo, Edoardo De Angelis,Bungaro e molti altri. Il suo nome, inevitabilmente, rimane associato a quello di Fabrizio De André, con il quale ha avuto un’intensa e duratura collaborazione: è sua, ad esempio, la celeberrima chitarra in Don Raffaè. Altrettanto lunga è la lista di partecipazione a progetti discografici. Nel 2016 è stato protagonista, insieme a Edoardo De Angelis, di Il cantautore necessario, album dedicato alla grande canzone d’autore storica, con la produzione artistica di Francesco De Gregori. Recentemente è stato protagonista, con la PFM, di un lunghissimo tour italiano ed europeo dedicato a Fabrizio De André.
Nell’area festeggiamenti di Lusevera dalle 19 si esibiranno i Contrada Lorì, formazione nata in una piccola contrada sulle sponde del Lorì (torrente di Avesa, alle porte di Verona). Un cuoco-filosofo contrabbassista, un medico violoncellista, un giurista cantante, un musicultore mandolinista, un educatore fisarmonicista e un giurista chitarrista: da quest’unione di amanti del canto e del vino è iniziata un’avventura che ha attraversato tutte le piazze e le osterie di Verona e provincia, un progetto artistico libero e genuino in continua espansione.
Ad esibirsi a Cassacco, alle 20.30, nel Parco D’europa, sarà invece Il Muro del Canto, un complesso di musica popolare romana – come amano definirsi – dal suono ruvido e intenso e che unisce modernità e tradizione. Per l’occasione suoneranno brani tratti dal loro ultimo album, L’Amore Mio Non More, in cui continuano a ricercare un linguaggio diretto e reale, in cui la forza del dialetto capitolino, punto fermo della formazione, si fonde con ritmiche coinvolgenti e senza confini, che hanno saputo infiammare i palchi di tutta Italia. Nella capitale rappresentano un autentico fenomeno e raccolgono sempre un pubblico molto vasto ai loro concerti. Una delle grandi novità italiane di questi Anni Venti.
2021-08-05