Nell’ambito della collaborazione tra Onde Mediterranee e la Sagra delle Raze di Staranzano, si annunciano due concerti con due gruppi di grande livello sulla scena musicale italiana.
Lunedì 31 agosto infatti si esibirà alle 21,30 sul palco di Piazza Dante a ingresso libero la band del cantautore OMAR PEDRINI, già leader dei Timoria, e ora portatore di un linguaggio musicale personale sulle strade del rock. Ritorno alla grande sulla scena di un artista profondo e maturo, che ha saputo superare un periodo oscuro per renderci una poetica e una vena rock davvero singolare.
Il concerto “Omar Pedrini dai Timoria a Londra” è un viaggio nella storia del rock italiano narrato, chitarre alla mano da uno dei pionieri del genere.
Omar interpreta se stesso, dalle radici dei Timoria, dei quali è stato leader e autore dei testi e delle musiche, a oggi, dopo il silenzio durato otto anni, interpretando l’ultimo fortunato album “Che ci vado a fare a Londra?” che vanta numerose collaborazioni internazionali.
Accompagnato dalla “sua” rock band per due ore di intensissimo e selvaggio rock d’autore.
“Dopo diversi anni passati a girare film del terrore, INDAGINE SU UN SENTIMENTO rappresenta per me l’ inizio di un nuovo corso in musica. Ho addosso l’ energia di un ragazzino che debutta al primo disco e tutto ciò che vedo succedermi intorno mi riempie di gioia e positività. E’ un album che ho scritto quasi di getto, spinto dall’ urgenza di comunicare i miei sentimenti più profondi, mettendomi a nudo come credo di non aver mai fatto. Durante la fase di scrittura stavo attraversando momenti di dubbio e inquietudine e il disco mi ha aiutato ad uscirne e ritrovare la luce del sole. La lavorazione e’ stata per me e Francesco un oasi di pace e creatività che ci allontanava da situazioni personali difficili come la dolorosa perdita di nostra madre, che avveniva durante le session di registrazione.
Abbiamo suonato praticamente tutto noi, cercando di muoverci sempre sul filo dell’ entusiasmo e della gioia di essere ancora qui uniti più che mai, ancora in sala a creare musica. Il suono e’ un mix di umori che vanno dall’elettronica a sonorità venate di rock e blues e Francesco e’ stato bravissimo nel produrre un materiale così variegato. In conclusione il suono della mia voce ha risentito del passare del tempo e delle mie esperienze fatte nel blues più rurale. Il timbro infatti e’ diventato più roco e con frequenze basse molto più pronunciate.
Spero che questo disco possa dare buone vibrazioni e suggestioni emotive a tutti coloro che indagano sul proprio sentimento.” Federico Zampaglione