Un grande successo, quello che l’Hungarian Gypsy Symphony Orchestra sta riscuotendo in Europa, che trova fondamento nella grandissima qualità e bravura degli interpreti e in un programma capace di conquistare il pubblico più esigente. Prevista inoltre per la fine di febbraio l’uscita del nuovo album dell’ensemble, intitolato “The Renewal Album”, registrato lo scorso dicembre agli Hungaroton Studios di Budapest, un doppio disco contenente alcune delle musiche più belle di tutti i tempi, da “Sul Bel Danubio Blu” alla “Marcia di Radetzky”, dalle “Danze Ungheresi” al bellissimo e struggente tema musicale di “Schindler’s List” di John Williams, solo per citarne alcune.
Ascoltare queste musiche eseguite dal vivo sa trasmettere al pubblico un calore e un’allegria unici, fattori che rendono l’Hungarian Gypsy Symphony Orchestra una delle più coinvolgenti ed eclettiche Orchestre Sinfoniche del nostro tempo. Uno spettacolo travolgente, reso tale da un repertorio incalzante che mescola musiche della migliore tradizione gitana di grandi violinisti e compositori come Grigoras Dinicu e Ferenc Erkel, degli italiani Vittorio Monti e Gioachino Rossini, per spaziare poi al repertorio ungherese e yiddish, con i grandi compositori classici come Johannes Brahms, Jacques Offenbach, Pablo de Sarasate, Johann Strauss padre e figlio, Peter Tchaikovsky tutti magistralmente interpretati sul palco dai quasi 100 musicisti gitani.