Il debutto, in anteprima nazionale si terrà
Sabato 12 ottobre alle ore 20.45
al Teatro della Corte di Osoppo
Dopo il monologo “Neve”, Luca Ferri ritorna sul palco con un nuovo spettacolo commovente che racconta la vita di un uomo speciale. In questo lavoro, Ferri cerca di mostrare come il momento di piena saggezza ed esperienza, sembri essere quello dell’infanzia; mentre la vecchiaia rappresenta il regresso e l’incomprensione…Nel mezzo, tra i due momenti, c’è la vita migliore, quella del confronto, del godimento e della profondità dei sentimenti. Un essere umano che percorre il suo tempo in maniera unica ed incomprensibile ma, in grado di far comprendere i veri significati dell’esistenza, perché a volte, per comprendere la vita basta semplicemente cambiare punto di vista. Uno spettacolo in grado didimostrare che lo scorrere del tempo è semplicemente una convenzione. Sono i tempi interiori, alla ricerca del tempo perduto, che scandiscono il ritmo della vita, dell’amore e delle trasformazioni della mente, che non è sempre in sintonia con quelle del corpo e del fisico. La magia o la biologia non possono nulla sulle leggi del cuore, e sul fatto che l’uomo possa impadronirsi del tempo, plasmandolo, vincendolo, senza sconfiggere l’ineluttabilità della morte ma conquistando i propri giorni uno a uno nella vita.Un’indagine diretta e poetica sulla società: l’ironia e l’irriverenza accompagnano gli spettatori in un viaggio che racconta la bellezza che risiede nella “differenza”. Il mondo è ricco di stereotipi di normalità e bellezza rispetto ai quali, fermandosi a riflettere, è facilissimo sentirsi a disagio. Basta avere un difetto, un gusto diverso, una preferenza, una malattia o semplicemente portare gli occhiali, o metterci un po’ più degli altri a leggere una frase, avere la pelle un po’ più scura o far fatica a scendere un gradino, o essere un po’ di più o un po’ di meno…che il mondo ci etichetta come diversi. Forse è proprio quel mondo dove si “nasce al contrario” che insegna il modo di vedere la vita con occhi diversi mostrandoci la meraviglia dell’esistenza…forse sono proprio quegli occhiali che ci mostrano una piccola aiuola con pochi fiori, come un bellissimo bosco di margherite.