Per Lella Costa si tratta di un ritorno a un lavoro che tanto successo ebbe al suo debutto nel 2002. Lo spettacolo rende omaggio a tutte le “traviate” del mondo, attualizzando un tema che continua ad essere centrale nella poetica dell’affabulatrice, “l’intelligenza del cuore”. Sul palco, denudato da orpelli scenografici, un pianoforte accompagna le arie della Traviata, consentendo a Lella Costa diintessere un dialogo impossibile con Violetta e Alfredo, mescolando con abilità e umorismo il celebre romanzo di Alexandre Dumas, il libretto di Piave e le musiche di Verdi, tessendo tutte le parti della storia e non solo.
Dalla Signora delle Camelie alle ragazze di strada, Lella Costa darà voce e corpo anche a due dive scelte come simbolo dell’amore non corrisposto, Maria Callas e Marilyn Monroe.
“L’intelligenza del cuore è quella messa in campo quando si ama: la capacità – dice Lella Costa – di cambiare la propria vita quando sfugge, restituirle un appiglio quando sembra scivolare via”.
Accanto alla musica di Giuseppe Verdi, la colonna sonora prevede anche brani di Franco Battiato, Tom Waits e Marianne Faithfull.
Lella Costa debutta in teatro nel 1980 con il primo monologo, scritto da Stella Leonetti,Repertorio, cioè l’orfana e il reggicalze. È l’inizio di un percorso che la porta a frequentare autoricontemporanei, lavorare in radio, avvicinarsi al teatro-cabaret e diventare una delle più rinomateattrici italiane. Tra i vari lavori messi in scena, ricordiamo il primo spettacolo di cui è anche autrice, Adlib (1987), Magoni (1994) con le musiche originali di Ivano Fossati, Stanca di guerra (1996) scritto con la collaborazione di Alessandro Baricco, Un’altra storia (1998) con la regia di Gabriele Vacis, Alice, una meraviglia di Paese (2005) e Amleto (2007). Nel 2009 debutta con Ragazze, nelle lande scoperchiate del fuori. Nella pièce Arie (2011) conferma la sua predilezione per il monologo, mentre nel 2014 recita insieme a Paolo Calabresi nella commedia Nuda proprietà, scritta da Lidia Ravera e diretta da Emanuela Giordano. Nel 2016 scrive con Marco Baliani, che ne cura anche la regia, lo spettacolo Human che indaga il significato profondo del termine umanità ed è stata tra le protagoniste di Ferite a morte, pluripremiato spettacolo di Serena Dandini sulla violenza di genere e sul femminicidio. All’attività teatrale affianca significative partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive e porta avanti un costante impegno civile.
Informazioni chiamando la Biblioteca Guarneriana (0432 946567) e il Cinecity (334 105 8083) e al sito www.ertfvg.it.