Spilimbergo 9 – 17 giugno 2017
Si rinnova da domani, sabato 9 giugno, a Spilimbergo – con incursioni anche in altre località regionali come Gemona, Sequals, San Vito al Tagliamento e Codroipo – l’appuntamento con il festival che celebra il ruolo degli Autori della Fotografia del cinema italiano contemporaneo. Proprio per onorare questa arte
l’autrice, regista e conduttrice Gloria De Antoni ha ideato il festival “Le Giornate della Luce” – che dirige con Donato Guerra – in programma fino a domenica 17 giugno con proiezioni dei film in Concorso, incontri con fotografi di scena, registi e attori, seminari e percorsi espositivi.
Il festival – che gode del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Spilimbergo, della Fondazione Friuli, oltre alla partnership dell’Ordine dei giornalisti del FVG dell’Istituto Luce Cinecittà e Rai Cinema – culminerà nell’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione, insieme al consueto premio dei Giovani e premio del Pubblico.
Inaugurazione alle 17.15 a Palazzo Tadea con l’Assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli e il Sindaco di Spilimbergo Enrico Sarcinelli: dopo i saluti ufficiali spazio alla prima, attesa ospite di questa edizione, una vera diva delle scene italiane, l’attrice Monica Guerritore che convererà con la giornalista e critica cinematografica Laura Delli Colli per gli Incontri di 8 ½.
A seguire, in programma l’inaugurazione della mostra Vaghe stelle – Le dive del muto italiano, realizzata in collaborazione con Le Giornate del Cinema Muto e per gentile concessione dell’Istituto Luce, una serie di foto e fotogrammi di divine del muto italiano che negli anni ‘10 e ‘20 del secolo scorso illuminarono gli schermi di tutto il mondo Particolarmente intenso il programma della domenica, dove spiccano le aperture delle ulteriori mostre fotografiche in programma in quest’adizione. A Villa Savorgnan, (Lestans di Sequals ore 11.30) apertura della mostra in omaggio a Dino Risi,“Forever Risi” – a cura del Centro Cinema Città di Cesena, a dieci anni dalla scomparsa del grande maestro della commedia all’italiana – e della Mostra personale di Giovanni Piperno, “LE VISIONI DI PIP”. In arrivo domenica a Spilimbergo anche un altro, grande protagonista di questa edizione, il noto sceneggiatore e produttore cinematografico Enrico Vanzina, che proprio al festival presenta in anteprima assoluta la sua prima mostra fotografica (inaugurazione a Spilimbergo- Spazio Linzi alle 18.30) dal titolo “La Nikon di Enrico. Giro del mondo in quaranta film negli scatti di uno scrittore di cinema”, che sarà visitabile fino a domenica 17 giugno (sabato 9, giovedì 14 e venerdì 15 dalle 17 alle 20 e domenica 10, sabato 16 e domenica 17 dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20 con ingresso libero).
«Ho iniziato a occuparmi di fotografia, un po’ da dilettante e un po’ da semiprofessionista – spiega il regista – prima di iniziare il mio lavoro nel cinema. Le due cose, d’altronde, vanno a braccetto. Il cinema “è” immagini. Immagini, però, in movimento. Nel corso della mia vita non ho mai smesso di scattare fotografie. Nei viaggi, nella vita di tutti i giorni, come documentazione e talvolta come sperimentazione. In questa lunga cavalcata, certe volte ho scattato delle foto pensando ai registi. Quelli che con le loro inquadrature avevano lasciato tracce stilistiche nella mia memoria. Questa mostra è dedicata a loro. A quegli artisti della celluloide i quali, nei loro film, oltre a raccontare una storia hanno saputo interpretare il mondo con uno sguardo fotografico inconfondibile, come Woody Allen, Wim Wnders, Brian De Palma, Mira Nair e tanti altri. ».
Fresco autore per Mondadori del thriller “La sera a Roma”, Enrico
Vanzina focalizza con il suo sguardo penetrante la città in cui vive come quelle nelle quali ha fissato le location dei suoi film, o i luoghi di vacanza. Sfilano così in mostra Berlino e il suo suggestivo duomo, Miami e le sue nebbie, Firenze e il ponte sull’Arno, New York e il Central Park, la Spagna e le sue Plazas de Toros. Luoghi attraversati con sguardo leggero e disincantato, con affetto, curiosità e originalità.
Insieme al fratello Carlo, Enrico Vanzina è l’erede diretto di una tradizione della commedia italiana che affonda le sue radici nel cinema popolare degli anni ’50 e che aveva nel padre Steno uno dei suoi più grandi protagonisti.
Il festival proseguirà fino a domenica 17 con numerosissimi ospiti, basti pensare all’atteso arrivo di Sandra Milo, Giorgia Wutrh, Maurizio Nichetti, Marco Risi, Gianni Amelio fino al grande Nicola Piovani che suggellerà l’edizione nell’ultima serata di festival, quando si svolgeranno anche le premiazioni per il miglior Autore della Fotografia. Il riconoscimento verrà assegnato sulla base delle votazioni di una giuria, che quest’anno radunerà a Spilimbergo i critici cinematografici Oreste De Fornari Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri, l’attrice Ottavia Piccolo, il regista e sceneggiatore Giacomo Campiotti, il fotografo e Autore della fotografia spagnolo Ferran Parades Rubio e il direttore del Premio internazionale Sergio Amidei Giuseppe Longo. La giuria decreterà il vincitore all’interno della terna selezionata tra i film italiani dell’ultimo: i finalisti di quest’anno sono Francesca Amitrano per il film Premio David di Donatello Ammore e malavita, di Antonio e Marco Manetti, Fabrizio Lucci per il film di Paolo Genovese The place e Federico Masiero per il noir di Donato Carrisi La ragazza nella nebbia.