Libreria friuli Udine:6 ott.ore 18:00-I coraggiosi e incredibili viaggi di Cristina Cristofoli

Viaggi inconsueti, in luoghi improbabili e con modalità talvolta a dir poco bizzarre: questo il leit motiv del libro di Cristina Cristofoli, “Cartoline dal mondo. Insolite avventure nei cinque continenti”, che verrà presentato giovedì 6 ottobre alle ore 18 alla Libreria Friuli di Udine.

L’autrice, dopo innumerevoli viaggi in cento diversi Paesi del mondo, decide di spogliarsi del suo abito da viaggiatrice per ricoprire l’inedito ruolo di narratrice. Il libro, che non è catalogabile in un genere particolare, si contraddistingue per una scrittura coinvolgente, priva di orpelli ma ricca di evocazioni che stimolano il lettore a sentirsi partecipe del racconto.

A volte si tratta di brevi flash, come quelli ambientati a Kibera, lo slum di un milione di abitanti di Nairobi (Kenya) o a Balbalà, tra le lamiere che luccicano sotto il sole cocente di Gibuti. in questi casi l’autrice non ci racconta in che circostanze e con che obiettivi sia finita in luoghi così difficili ma si limite a descrivere con sense of humor alcuni aneddoti al limite del surreale. Altre volte si tratta di racconti più dettagliati che raccontano spaccati di vita, come il matrimonio fuori dal Comune (nell’ambasciata italiana di Dakar in Senegal, per l’appunto) o il tentativo di superare un momento di vita difficile cimentandosi in un progetto vis-à-vis con i leoni della savana, al confine tra Zambia e Zimbabwe. Alternando ironia e momenti di riflessione, l’autrice conduce il lettore dall’Africa all’Asia, dove sceglie di parlare di India, Cambogia, Birmania, Sry Lanka, Siria, Israele, Palestina, Armenia e Georgia. Per poi proseguire attraverso le Americhe, l’Oceania e terminare con l’Europa dove, nonostante le destinazioni di viaggio più rassicuranti (tra le altre, Islanda, Croazia, Grecia) riesce nuovamente a sorprendere il lettore con aneddoti originali.

Il libro termina con alcune considerazioni sulle diverse tipologie e motivazioni di viaggio, ovvero non solo quelle prettamente turistiche (che si percepisce esser state solo raramente fonte di ispirazione per l’autrice) ma anche quelle di tipo professionale, di studio o di volontariato.

Al termine della lettura, che suscita talvolta il sorriso, altre volte emozioni e riflessioni più profonde, si ha conferma della citazione del poeta Fernando Pessoa che l’autrice ha voluto inserire nella sua premessa: “Ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma ciò che siamo”, concetto in qualche modo rafforzato e completato dal noto aforisma di Marcel Proust, inserito anch’esso nell’incipit del libro: “Il vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere occhi nuovi”.