Giovedì 5 agosto alle 18.30 al Palapineta nel Parco del Mare, protagonista agli Incontri con l’autore e con il vino – promossi dall’Associazione Lignano nel Terzo Millennio presieduta da Giorgio Ardito – Carlo Cottarelli con il suo saggio “All’inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica” (Feltrinelli).
Il mondo sta affrontando la peggiore crisi economica dalla Seconda guerra mondiale. Nel 2020 il Pil globale potrebbe scendere del 5 per cento. Nel Dopoguerra era sempre cresciuto, a parte una piccola discesa nel 2009, l’anno della grande crisi finanziaria. Il virus sta facendo danni più gravi di Lehman Brothers. E l’Italia? Bisogna tornare al 1945 per trovare un dato peggiore di caduta del Pil. Negli ultimi vent’anni, siamo stati il fanalino di coda dell’Europa in termini di crescita. Oggi, mentre il mondo che conosciamo sembra al collasso, dobbiamo essere all’altezza delle misure necessarie ad ammortizzare la crisi economica, con interventi di lunga durata e con una rapida capacità di attuazione. Dobbiamo chiederci perché non ci sia (ancora) stata una crisi finanziaria. E, a proposito dell’Italia, quanto può salire ancora il debito pubblico? Di certo abbiamo davanti a noi la responsabilità della ricostruzione. Carlo Cottarelli si pone al confine tra il mondo che crolla e il mondo che verrà dopo. Precipitati nel baratro dell’emergenza, abbiamo una grande opportunità: correggere molti errori ripetuti nel passato per aprire strade che accompagnino il nostro Paese in un futuro migliore. L’Italia ha bisogno di tornare a crescere, ma in modo sostenibile dal punto di vista sociale, finanziario e ambientale. Quali sono le sfide che dobbiamo raccogliere per raggiungere una crescita del 2 per cento l’anno? E che tipo di giustizia sociale vogliamo? Dobbiamo salvare la nostra economia, ma per farlo abbiamo bisogno di più uguaglianza, soprattutto nelle opportunità che vengono fornite alle nuove generazioni.
Alla fine dell’incontro, la società agricola Giorgio Colutta offrirà in degustazione il Pinot Grigio Ramato 2019 Doc Friuli Colli Orientali. Dal colore ramato non troppo carico, ha un profumo che ricorda le note di pera e di acacia tipiche del Pinot Grigio. Il sapore è gentile, pieno, con notevole sentore di artemisia. Il Pinot Grigio Ramato fa parte di un progetto condiviso tra produttori dei Colli Orientali del Friuli in cui la tradizione del Pinot Grigio, che qui nasce con questa colorazione, viene ripresa in chiave moderna con una macerazione attenta e controllata che consente di mantenere la freschezza ed innalzare ulteriormente la qualità di questo vino.
A ogni incontro, all’interno del Palapineta ci sarà un corner allestito da Librerie Coop per poter acquistare le copie dei libri dell’autore.
A seguito dell’emergenza sanitaria da COVID-19, i posti sono limitati e sono vietati gli assembramenti. All’ingresso verranno richiesti al pubblico i dati personali, che saranno conservati per 14 giorni. Si consiglia di arrivare al PalaPineta con il modulo già compilato, scaricabile al link https://www.lignanonelterzomillennio.it/download/modulo-tracciabilita.pdf. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.