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lunedì 29 e martedì 30 giugno Udin&Jazz 2015 – #ArgentoVivo

lunedì 29 e martedì 30 giugno Udin&Jazz 2015 – #ArgentoVivo

Entra nel vivo lunedì 29 giugno Udin&Jazz #ArgentoVivo, e la città si veste interamente di jazz, con un’intera settimana di “full immersion” fino al 4 luglio in tutta Udine, a partire dagli aperitivi jazz all’Osteria Alla Ghiacciaia, fino alle conversazioni pomeridiane con giornalisti e artisti e i concerti dalle 18.30 a tarda notte.


Alle 12.30 di lunedì 29 giugno
, all’Osteria Alla Ghiacciaia, è un giovane trio di studenti che si sono formati (e si stanno formando) al Conservatorio “Tomadini” di Udine ad esordire negli Aperitivi Jazz; trio formato da Emanuele Filippi (pianoforte), Marzio Tomada (contrabbasso) e Marco d’Orlando (batteria).

Alle 17.30, alla Corte di Palazzo Morpurgo (ingresso libero) è Gerlando Gatto – ideatore di uno tra i più seguiti blog italiani di jazz e critico di riferimento di Casa del Jazz di Roma – ad introdurre il primo appuntamento di “Storie di Jazz”, conversazioni tra critici , operatori e musicisti del settore musicale. Nel corso delle giornate si alterneranno con Gerlando Gatto anche Franco Fayenz (Il Giornale e Amadeus), Aldo Gianolio (Musica Jazz e L’Unità), Neri Pollastri (All About Jazz e Musica Jazz), Enzo Boddi (Jazz Hot, Jazz Colours e Musica Jazz) e Milenko Micanovic (Radio Belgrado).

Alle 18.30, sempre nella Corte di Palazzo Morpurgo è la volta del primo di una serie di eccellenti gruppi italiani che costellano il festival: il pianista Renato Strukelj con il suo trioSimone Serafini al contrabbasso e Luca Colussi alla batteria – e con lo speciale featuring di Maurizio Giammarco (sassofonista, caposaldo del jazz italiano sin dagli anni Settanta) presenta il nuovo CD “Giammai”, uscito a luglio 2014 per la pluripremiata etichetta Artesuono di Stefano Amerio. L’opera contiene nove tracce, delle quali quasi tutte sono autografe dei due leader del progetto, mentre alcune proposte sono pregevoli elaborazioni di noti standard. “Giammai” ascoltato live, ha un particolare fascino, grazie alla potenza inventiva degli autori: è intriso di esperimenti ritmici e di ampie parentesi liriche nei brani di Strukelj, di commistioni be bop e afro orientali nella composizione del sassofonista pavese e di moderno swing nelle riletture dei classici.

Alle 21.30, con il progetto “Dear Miles”, la stessa Corte si illumina di una luce speciale, quella di una musica che “comprende tutte le possibili qualità che rendono il jazz una forma d’arte immortale e piena d’energia”.
Così è infatti l’arte di
Ron Carter, in assoluto il più apprezzato dei contrabbassisti sulla scena mondiale da molti decenni. Il suo stile strumentale, dal tocco incisivo e dall’inconfondibile potenza ritmica, è perfetto e ricercatissimo. Bassista del mitico quintetto di Miles Davis degli anni ’60 – quello in cui militavano Herbie Hancock, Wayne Shorter e Tony Williams – Carter è un ottimo bandleader di diverse formazioni, sempre aperto alla ricerca musicale e alla sperimentazione, nella convinzione che “un buon bassista determina la direzione e la riuscita del suono di una band”. Ron Carter è attualmente uno dei più eleganti accompagnatori jazz, dote che ha messo in luce in migliaia di registrazioni e concerti a fianco di grandi interpreti come Kenny Barron, McCoy Tyner, Cedar Walton, Freddie Hubbard, Joe Henderson, Horace Silver e molti altri. A Udine il celebre contrabbassista porta, con il suo quartetto (Renee Rosnes pianoforte, Payton Crossley batteria, Rolando Morales-Matos percussioni), un affettuoso ma originalissimo ricordo al genio di Miles Davis.

Martedì 30 giugno continua la full immersion di jazz nel capoluogo friulano: alle 12.30 all’Osteria alla Ghiacciaia ancora la performance dei giovani del Conservatorio di Udine: appuntamento con Filippo Ieraci (chitarra), Eugenio Dreas (basso elettrico) e Paolo Mestroni (batteria).


Alle 18 a Corte Palazzo Morpurgo: “Storie di Jazz” il secondo appuntamento degli incontri tra critici e musicisti a cura di Gerlando Gatto. Insieme agli artisti del festival dialogano Neri Pollastri (all About Jazz), Enzo Boddi (Jazz Hot), Aldo Gianolio (Musica Jazz), Milenko Micanovic (Radio Beograd).
Alle 18.30, sempre a Morpurgo l’affascinante e sperimentale progetto del Massimo De Mattia Trio “The Erotic Variations”. Insieme alle acrobazie vocali di Luca Grizzo e al solidissimo contrabbasso di Alessandro Turchet, il flautista Massimo De Mattia (tra le maggiori figure in Italia per il suo strumento) esplora nuovi territori musicali.


Dalle 21.30 sul Piazzale del Castello la spettacolare “Blues Night”, che il festival dedica con affetto al grandissimo bluesman, da poco scomparso, B.B. King (anche egli ospite in passato di Udin&Jazz): apre la serata il coinvolgente sound della Jimi Barbiani’s Band l nuovo progetto di Jimi, uno dei migliori slide-guitarist rock-blues in Europa (a Udine con Daniele Vicario al basso, Gianluca Zavan alla batteria e il “nostro” Gianni Massarutto all’armonica), è una combinazione alchemica di suoni esplosivi, che trae ispirazione da fenomeni musicali come Jimi Hendrix, Joe Bonamassa, Jeff Beck, Free, Gov’t Mule. Le performance dal vivo di questo potente quartetto sono di grande impatto e mettono in risalto le forti personalità di ciascun musicista del gruppo.
A seguire – opening dell’atto finale – la
chitarrista e cantante svizzera Bettina Schelker (spesso supporter dei Jethro Tull) lascia spazio a uno dei “top ten guitarist” – secondo Guitar Magazine – e uno tra i cento migliori chitarristi di tutti i tempi (Classic Rock Magazine): Carl Verheyen, che con i Supertramp ha infiammato milioni di fan. Nella sua lunghissima carriera ha collaborato anche con artisti planetari come Christina Aguilera, Bee Gees, BB King, Little Richard, Josè Feliciano, Belinda Carlslile, Cher e Dolly Parton. Con la band che porta il suo nome ha inciso una quindicina di dischi firmato numerose colonne sonore di grandi produzioni hollywoodiane. Udine è l’unica tappa italiana del suo tour europeo.

Su www.euritmica.it tutte le informazioni.

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