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MAURO CORONA DA PRESENTAZIONE DEL LIBRO AD UN VERO SPETTACOLO A LIGNANO

MAURO CORONA DA PRESENTAZIONE DEL LIBRO AD UN VERO SPETTACOLO A LIGNANO

Il folto pubblico- foto Enrico L.

Ieri sera al PalaPineta di Lignano più che assistere ad una monotona presentazione di un libro, come spesso avviene negli incontri tra autori e pubblico in occasione dell’ annuale “incontri con l’autore ed il vino”  il folto pubblico che riempiva il tendone ha potuto assistere ad un vero e proprio spettacolo tra il serio ed il faceto. Ai vari interventi di Mauro Corona per illustrare pagine del libro “Quasi Niente” si frapponevano le canzoni di Gigi Maieron da cui hanno preso spunto le pagine di questo testo dalla spicciola filosofia del vivere quotidiano tra le montagne carniche. Prova ne è l’ultima fatica, un  racconto di montagna che vede i protagonisti raccontare la loro vita con racconti di persone vere conosciute negli anni e che possono essere d’esempio per una storia spicciola ma sincera dell’umanità di vivere in quella Carnia isolata e maltrattata che ricorda ancora la tragedia del Vajont. Sfondo un tempo di ricordi e ferite dell’anima che emergono, parole che fluiscono con una semplicità quasi disarmante.

Foto Enrico L.

Ciò che emerge dalla lettura è la cultura del fare dove le persone affrontavano il rischio, lo stare soli, la guerra, mettendo in conto la sofferenza e la realtà.Quello che si è perso secondo gli autori è il rispetto per i vecchi, il dare del voi, il cedere il passo, ad alzarsi in chiesa per lasciare il posto all’anziano atteggiamenti desueti che ci fanno dimenticare come l’educazione al rispetto era ciò che serviva e serve ancora per stare meglio anche in un mondo troppo moderno e senza valori. Mauro Corona fa una disanima nuda e cruda di ciò che ha forgiato il suo essere oggi. Tutto parte dall’accettazione del fallimento e della sconfitta (“che s’impara a vivere, e a crescere davvero”). Attacca le ipocrisie altrui,  e mostra le proprie, quando finalista al Campiello, sperava di essere il vincitore ma ne è uscito sconfitto. Sconfitta che ha ulteriormente temprato la sua filosofia del fare anzichè del dire. E ripartire dagli “

insegnamenti ricevuti dagli analfabeti, da persone semplici” perché ribadisce “quelli che si pigliano sul serio dovrebbero imparare anzitutto a pensare semplice”,ed usare un linguaggio che tutti possano capire.

Enrico Liotti

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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