PASSARIANO (UD) – Ritorna a Villa Manin, il parco storico più importante del Friuli Venezia Giulia, sabato 14 e domenica 15 settembre, dalle 9 al tramonto, l’edizione settembrina della manifestazione “Nel Giardino del Doge Manin”.
Giunta ormai all’undicesima edizione, l’iniziativa nasce sotto la regia dell’ERPAC, l’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l’istituzione preposta alla promozione e alla valorizzazione del nostro territorio, con il coordinamento della cooperativa sociale “Agricola Monte San Pantaleone”, una realtà che del benessere del verde e attraverso il verde ha fatto la sua mission.
La due giorni ospiterà oltre 100 espositori, sapientemente selezionati da Lili Soldatich, curatrice tra l’altro di Horti Tergestini: florovivaisti e artigiani provenienti da tutt’Italia, ma anche da Slovenia, Ungheria e Regno Unito, offriranno il meglio dei loro prodotti, ma anche le loro competenze e la loro esperienza sul campo; competenze e conoscenze nell’area green saranno messe in campo anche da scrittori, storici, attori, musicisti e danzatori, che interpreteranno, ognuno a suo modo, il tema delle radici.
Le radici sono le fondamenta, ma anche il principio, l’origine, la fonte, la sorgente di una pianta come di una storia, di un’esperienza, di una civiltà: sono l’elemento base che oltre a sostenere si nutre di ciò che ha generato e di tutte le contaminazioni successive e saranno al centro di una serie di eventi che animeranno il week-end. A cominciare da quelle che ha messo il teatro nella nostra regione grazie al prezioso lavoro dell’ERT, l’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, una realtà che festeggia i primi cinquant’anni di attività con una mostra che sarà inaugurata sabato 14 settembre alle ore 11 alla presenza delle autorità e sarà visitabile fino al 13 ottobre. Dopo i saluti istituzionali la mostra sarà illustrata al pubblico dal curatore Roberto Canziani: una performance itinerante della Compagnia di danza contemporanea Arearea accompagnerà i presenti dalla Sala Convegni allo spazio espositivo.
“Dafne, Mirra, metamorfosi per radici” sarà il tema della lettura proposta nel pomeriggio di sabato 14 alle ore 15 dall’attore e regista Massimo Somaglino, che affiancato da un musicista attingerà al patrimonio di Ovidio.
Le radici che si possono rintracciare nei quadri e negli scatti saranno invece presentate dalla storica dell’arte e della fotografia Monica Mazzolini sabato 14 alle ore 16 in un incontro dal titolo “Nei bassifondi della memoria: immagini che hanno messo radici dal 1400 ad oggi”.
Una novità è rappresentata dall’ingresso della musica: il vocalist Alan Bedin, accompagnato da Marco Ponchiroli al pianoforte e da Luigi Sella al sax, condurrà gli ospiti alla scoperta dell’origine della canzone d’autore italiana con una performance — dal titolo “La radice italiana dei cantautori. Avanspettacolo e poesia in musica: da Ciampi a Tenco, da Guccini a Dalla” — che avrà luogo nel parco alle ore 18 di sabato 14 settembre.
Di quanto le nostre origini siano le fondamenta imprescindibili della nostra vita si parlerà infine domenica 15 settembre alle ore 16 a conclusione della due giorni con la scrittice Maryam Madjidi, che nel suo romanzo d’esordio “Io non sono un albero. Storia di un esilio persiano” (Bompiani, 2018) racconta come le radici di ognuno possono essere al tempo stesso un fardello e una risorsa: dialogherà con lei Sergia Adamo, docente di Teoria della letteratura e Letterature comparate all’Università di Trieste, da sempre appassionata — nella vita e nel lavoro di ricerca — ai temi dei rapporti interculturali e delle questioni di genere.
Naturalmente non mancherà la possibilità di gustare i prodotti tipici del territorio in uno stand gestito dalla Pro Loco Pozzo, come non mancherà neanche quest’anno un’attenzione speciale nei confronti dei più piccoli, ai quali è dedicato il laboratorio creativo con Francesca Tonini “Anche le radici soffrono il solletico nel Parco del Doge Manin” (gratuito su prenotazione: 333 3176311 – [email protected]).
La manifestazione gode dei patrocini della Città di Codroipo e di PromoTurismo FVG.