SACILE – TEATRO ZANCANARO
venerdì 22 febbraio – ore 21.00
MONFALCONE – TEATRO COMUNALE sabato 23 e domenica 24 febbraio – ore 20.45
GEMONA DEL FRIULI – TEATRO SOCIALE lunedì 25 febbraio – ore 21.00
Regalo di Natale è un film di Pupi Avati del 1986. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, il lungometraggio fece vincere a Carlo Delle Piane la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile. Il cast comprendeva anche Diego Abatantuono, Gianni Cavina, Alessandro Haber e George Eastman (all’anagrafe Luigi Montefiori). Oggi Regalo di Natale arriva in teatro grazie all’adattamento di Sergio Pierattini, alla regia di Marcello Cotugno e all’interpretazione di Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Gennaro Di Biase. Lo spettacolo sarà ospite per quattro serate nel Circuito ERT: venerdì 22 febbraio alle 21 al Teatro Zancanaro di Sacile, sabato 23 e domenica 24 gennaio alle 20.45 al Teatro Comunale di Monfalcone e, infine, lunedì 25 febbraio alle 21 al Teatro Sociale di Gemona del Friuli.
Quattro amici di vecchia data, Lele, Ugo, Stefano e Franco, si ritrovano la notte di Natale per giocare una partita di poker. Con loro vi è anche il misterioso avvocato Santelia, un ricco industriale contattato da Ugo per partecipare alla partita. Franco è proprietario di un importante cinema di Milano ed è il più ricco dei quattro, l’unico ad avere le risorse economiche per poter battere l’avvocato, il quale tra l’altro è noto nel giro per le sue ingenti perdite. Tra Franco e Ugo però, i rapporti sono tesi; la loro amicizia, infatti, è compromessa da anni, al punto tale che Franco, indispettito dalla presenza dell’ormai ex amico, quasi decide di tornarsene a casa. La sola prospettiva di vincere la somma necessaria alla ristrutturazione del cinema lo fa desistere dall’idea. La partita si rivela ben presto tutt’altro che amichevole. Sul piatto, oltre a un bel po’ di soldi, c’è il bilancio della vita di ognuno: i fallimenti, le sconfitte, i tradimenti, le menzogne, gli inganni.
È uno tra i più bei film di Avati: lucido, amaro, avvincente.
Originariamente ambientato negli anni Ottanta, il testo è stato trasposto nel 2008, anno in cui la crisi economica globale si è abbattuta sull’Europa segnando profondamente la società italiana. In risposta a recessione e precariato, il gioco d’azzardo vive una stagione di fulminante ascesa, e – dalle slot che affollano i bar e al boom del poker texano – si moltiplicano i luoghi e le modalità in cui viene praticato. I soldi facili sono la chimera inseguita anche dai protagonisti, in un crescendo di tensione che rivela mano dopo mano come al tavolo verde questi uomini si stiano giocando ben più di una manciata di fiches.
Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it o chiamando il Teatro Zancanaro (0434 780623), la Biglietteria del Teatro di Monfalcone (0481 494664) e l’Ufficio IAT di Gemona (0432 981441).
C.L.