La consegna del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani è come sempre il momento centrale del festival vicino/lontano, in programma a Udine fino a domenica 15 maggio: domani alle 21 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine la serata-evento con lo scrittore Colum McCann, vincitore 2022 del Premio Terzani per il romanzo Apeirogon (Feltrinelli), che ha conquistato la Giuria “per la raffinata qualità letteraria e per l’appello urgente che contiene nel segno della pietà e della compassione, contro la trappola dell’odio”. Colum McCann, irlandese naturalizzato statunitense, è riconosciuto a livello internazionale come uno dei massimi romanzieri di lingua inglese degli ultimi decenni. Nel 2009 si è aggiudicato il National Book Award con Questo bacio vada al mondo intero, tradotto in 35 lingue. A vicino/lontano Colum McCann sarà premiato dalla presidente di Giuria Angela Terzani Staude. La giornalista Francesca Mannocchi, annunciata in dialogo con il vincitore, non potrà essere presente perché trattenuta in Ucraina, dove si trova inviata per il quotidiano La Stampa e il TgLa7. “Sono ancora a Kharkiv e con dolore non mi è possibile raggiungere Udine – ha fatto sapere Francesca Mannocchi agli organizzatori – Sono davvero dispiaciutissima per quanto ho amato questo libro straordinario”.
Sarà il giornalista Andrea Filippi, direttore de La Provincia Pavese e componente di Giuria del Premio Terzani, a condurre il dialogo con Colum McCann. La colonna sonora della serata, grazie alla collaborazione con Euritmica, è affidata ai Radiodervish. Dettagli sulla serata vicinolontano.it. Biglietti disponibili gratuitamente sul circuito Vivaticket o presso la biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 16-19). La Giuria del Premio Terzani è composta da Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi.
Tante le “sfide” che vicino/lontano racconterà domani, 14 maggio, per una giornata densa di incontri e confronti con un centinaio di protagonisti. Alle 11.30 nella Chiesa di San Francesco “L’Europa alla prova”, una sfida per la strategia e la difesa comune del continente e dei suoi valori fondanti. Ne parlerà lo storico francese Jacques Rupnik, autore dell’introduzione al saggio inedito “Un occidente prigioniero” di Milan Kundera (Adelphi), in dialogo con lo storico contemporaneista Guido Crainz, lo scrittore e giornalista Wlodek Goldkorn, l’inviata da Berlino Tonia Mastrobuoni. Un evento organizzato nell’ambito del percorso Go! 2025 per Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della Cultura 2025.Il Recovery Fund ha rinnovato quella “solidarietà economica concreta” che la “dichiarazione Schuman” metteva al centro del progetto europeo. E ora l’Unione europea deve prendere posizione su un’invasione dell’Ucraina che ha aperto scenari e incognite devastanti e sta rendendo ineludibile il nodo di una difesa comune europea.
Domani a vicino/lontano si parlerà anche delle sfide del lavoro con un campione della lotta al caporalato, l’ingegnere camerunense Yvan Sagnet in dialogo con l’avvocata giuslavorista Tatiana Biagioni, la sociologa Marianna Filandri, il giornalista economico Vittorio Malagutti. Appuntamento alle 10 nella Chiesa di San Francesco per un confronto su “Il lavoro nel mondo nuovo, tra precarietà e sfruttamento”: il concetto stesso di lavoro, già profondamente cambiato nei decenni della globalizzazione, sembra destinato a evolvere ancora fra pandemia, guerra, instabilità politica. La sfida è un modello di sviluppo molto diverso da quello che abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni. Alle 18 domani, nella Chiesa di San Francesco in “Sporche guerre, ancora” incroceranno competenze ed esperienze Fabio Chiusi, esperto di comunicazione digitale, gli inviati Valerio Pellizzari e Domenico Quirico, Premio Terzani 2018, e Stefano Di Carlo, direttore generale di MSF Italia. Nonostante la formula russa, ipocrita, di “operazione militare speciale”, ancora una volta la percentuale dei civili uccisi, i metodi della loro morte, la distruzione rabbiosa di case e strutture pacifiche scavalcano leggi di guerra e convenzioni internazionali. Mentre ferite invisibili ma profonde agitano il popolo russo, contagiato da glorie passate. Il pianeta digitale sembra cercare un nuovo medioevo.
Della sfida per le città di domani, nel tempo della responsabilità collettiva converseranno alle 16.30 nella Chiesa di San Francesco l’archistar Carlo Ratti, in collegamento, con il co-curatore del festival e biografo di Tiziano Terzani, Álen Loreti. Un incontro, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Udine, che parte da una riflessione del viaggiatore Tiziano Terzani con la figlia Saskia e diventa occasione per immaginare il futuro – nelle megalopoli come nei piccoli borghi – accettando le sfide democratiche ed ecologiche nella continua ricerca di un’armonia tra umanità e pianeta.
Domani alle 10 nell’Auditorium Sgorlon si parlerà delle sfide dell’inclusione, in tema di discriminazione di genere, con Sergia Adamo, Luca Chittaro, Francesco Pitassio, Valeria Filì. Nell’occasione sarà proiettato il cortometraggio “Vivere oltre i cliché. Le rappresentazioni di genere tra cinema d’animazione, videogiochi e teatro”, per la regia di Paolo Comuzzi, In collaborazione con Multiverso e Uniud-inclusiva. Una riflessione sui modelli che possono indurci a comportamenti non rispettosi delle differenze, delle questioni di genere, della dignità.
In anteprima nazionale domani alle 11.30 nell’Auditorium Sgorlon la scrittrice croata Slavenka Drakulić presenta il nuovo romanzo “La donna invisibile” con la scrittrice e traduttrice Elvira Mujčić: filo rosso il tabù della vecchiaia, una pubblicazione Bottega Errante Edizioni. E sempre domani la riscoperta di Carlo Sgorlon: 13 inediti e la nuova collana sgorloniana di Morganti Editore: ne parlano alle 10 nel Salone del Popolo il giornalista Oscar D’Agostino e l’editor Stefania Conte.
Minerali insanguinati: dall’Africa ai nostri cellulari: domani alle 16 nella Loggia del Lionello lo raccontano i giornalisti Luca Attanasio ed Elena Pasquini, in dialogo con il presidente di Time for Africa Umberto Marin. Le zone minerarie, soprattutto in Africa, non a caso sono luoghi di instabilità politica, sociale e spesso teatro di conflitti sanguinosi. Lo sfruttamento dei minatori, a volte bambini, che vivono in condizioni subumane, è un crimine che ci riguarda.
Domani vicino/lontano partirà alle 8.30 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine con le premiazioni del Concorso Scuole Terzani, conduce la docente Doris Cutrino. Al festival domani si parla anche di “Quando la donna è due volte vittima”, con #HoDettoNo, si confronterannoalle 11.30 nella Loggia del Lionello Manuela Marchioni e Simona Rossitto, con Maddalena Bosio. E alle 18 nella Loggia del Lionello si parlerà dello “Spazio delle donne” con Daniela Brogi, Laura Casella, Valeria Filì, Francesco Pitassio. E’ stato invece annullato “Abitare: una costruzione culturale”, con l’antropologo Andrea Staid e Paolo Bon, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Udine.
Dei “goal della scienza” converseranno alle 15 nella Chiesa di San Francesco Emanuele Buratti, Suzanne Kerbavcic, Fabio De Pascale, Riccardo Vencato, Stefano Pellizzaro, presentando a vicino/lontano il primo episodio che narra i risultati ottenuti da un progetto per valutare l’efficacia di un test economico per Sars-CoV-2 da usare in paesi in via di sviluppo. Può la ricerca di base garantire e promuovere la buona salute per tutti i popoli del mondo? L’ICGEB crede di sì e ha prodotto un documentario per far comprendere al grande pubblico l’importanza del ruolo della ricerca biotecnologica nel raggiungere gli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Sempre domani alle 16 nell’Auditorium Sgorlon “Le nostre impronte sulla terra”, con Massimo Bernardi, Roberta Farina, Mauro Varotto, Francesco Marangon. E alle 17 nellaCorte di Palazzo Mantica in via Manin “Lis pantianis e la machine dal timp”, conMichele Polo, Federico Scridel, Leo Virgili, per la regia diMassimo Somaglino, una produzione Teatri Stabil Furlan – evento della Setemane de culture furlane, a cura della Società Filologica Friulana. In prima assoluta un nuovo capitolo della saga delle tre pantegane friulanofone accomunate da un obiettivo fisso: il “formadi”! Alle 18 nell’Auditorium Sgorlon “Sospensioni, interruzioni, emergenze. Un dialogo sulla scuola”, con interventi di Beatrice Bonato, Floriana Ferro, Francesco Genovesi, Lorenzo Morri, Cristina Benedetti, in collaborazione con la Sezione FVG della Società Filosofica Italiana.