Creare un ponte tra gli operatori della Polizia Locale e le realtà che operano abitualmente sul tema della violenza verso donne e minori nel contesto familiare e non solo. È lo scopo del corso organizzato dal Comune di Udine e in programma lunedì 23 marzo e mercoledì 1 aprile nell’aula didattica del comando di via Girardini. Un corso inserito nel piano del Comune come azione formativa di sensibilizzazione sul tema del contrasto alla violenza e rivolto al personale della Polizia Locale, al fine di supportare eventuali interventi che gli stessi agenti potrebbero trovarsi a dover effettuare in casi di violenza domestica, e non, sulle donne e sui minori.“Gli agenti di polizia, nel loro operare quotidiano – spiega l’assessore comunale al Personale, Cinzia Del Torre –, sono già potenziali osservatori di situazioni a rischio. Da questa posizione privilegiata possono diventare antenne fondamentali per i servizi territoriali dedicati, oltre che sviluppare le competenze necessarie al fine di affrontare direttamente le situazioni di emergenza”. L’intento di questa iniziativa, dunque, è quello di costruire le basi per inserire stabilmente la Polizia Locale in un sistema già esistente di interventi in rete , avendo come obiettivo la costruzione di un codice operativo di buone pratiche, per la gestione sistematica e la messa in atto di procedure standard nei casi di violenza di genere. La Questura di Udine e il progetto “Zero tolerance”, lo ricordiamo, sono già inseriti nella rete istituzionale attivata a settembre 2013 tramite la sottoscrizione di un protocollo d’intesa, che vede come capofila la Prefettura di Udine e vari altri soggetti, dal Comune alla Provincia, dalla Questura all’Arma, dall’Ass 4 alla Procura e all’ordine degli avvocati, solo per citarne alcuni. A parlare agli agenti di Udine sono stati chiamati l’avvocata Rosi Toffano, componente anche della Commissione pari opportunità del Comune, Massimiliano Ortolan, vice questore aggiunto della Polizia di Stato e dirigente Squadra Mobile della Questura di Udine, Lorena Colosetti, sostituto commissario della divisione anticrimine sempre della Questura udinese, e Marina Ellero, responsabile del progetto “Zero Tolerance”