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Il coniglio nano

Il coniglio è sempre più presente come animale da compagnia nelle case degli Italiani ma c’è ancora molta disinformazione sulla sua cura e gestione.
E’ un animale socievole che ama esplorare, in natura il suo territorio è molto vasto quindi non va tenuto in gabbia perché ha bisogno di movimento e di far parte della vita familiare.
E’ estremamente testardo e paziente, quando si mette in testa una cosa, non desiste finché non riesce nel suo intento.
Non è adatto ai bambini, che possono fargli male con la loro irruenza, dal momento che va maneggiato con attenzione per via dell’apparato scheletrico fragile.
Può essere facilmente abituato a utilizzare la cassetta igienica. Nel caso abbia già scelto una zona per sporcare, è meglio posizionare la cassetta anche in quel luogo.
Poiché va tenuto libero in casa è necessario proteggere i cavi elettrici, i mobili e le piante perché il coniglio tende a rosicchiarli. Letti e divani vanno coperti con teli o coperte per evitare che vengano sporcati.
Bisogna predisporre una stanza o un recinto molto spazioso dove tenerlo nel caso non lo si voglia lasciare libero per la casa quando rimane da solo. In questa zona andranno messi una casetta, in cui si possa rifugiare quando si sente minacciato, le ciotole e la lettiera. Se non si ha molto tempo da dedicargli è meglio optare per una coppia perché il coniglio soffre molto la solitudine.

E’ un erbivoro stretto, con apparato digerente e dentatura molto specializzati, che si adattano male ad un’alimentazione scorretta.
Gli alimenti migliori sono erba e fieno che assicurano il consumo dei denti, la corretta funzionalità intestinale e il giusto apporto calorico.
Se non si può dare erba va data la verdura, che deve essere lavata e a temperatura ambiente. Il coniglio può mangiare la maggior parte delle verdure adatte al consumo umano, quelle che devono essere sempre presenti sono finocchio e sedano.
La frutta va data con moderazione.
La dieta può essere integrata con pellet di buona qualità, costituito solo da fieno e vegetali, che contenga almeno il 18% di fibra mentre sono vietati prodotti a base di farinacei.

Se non si intende far riprodurre il proprio coniglio è meglio farlo sterilizzare, si eviteranno così comportamenti agressivi, marcatura della casa con urina e feci, sbalzi d’umore e l’insorgenza di tumori, comuni nelle femmine.
Ha bisogno di un veterinario specializzato in esotici e va vaccinato contro due malattie: la mixomatosi e la malattia emorragica virale. Il richiamo è semestrale e va ripetuto regolarmente per tutta la vita del coniglio che può arrivare a 13 anni.

E’ un animale che da tante soddisfazioni e molto affetto ma bisogna capirlo, rispettare i suoi tempi e la sua personalità per poterlo apprezzare.

Giulia Gangi

 




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2 commenti

  1. Bello il tuo articolo sul coniglio, purtroppo mi hai dato un “brutto segno”: può vivere fino a 13 anni ….ed io che speravo di meno, per salvare qualche mobile e qualche angolo dei muri. Scherzo..è un animaletto simpaticissimo e molto intelligente.

  2. Bravissima …. Amo molto i conigli nani! Ne ho uno da quasi 5 anni, è intelligente e ci sta dando tanto affetto!!!
    Lo consiglio a tutti gli amanti degli animali …. 😀

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