“Giovanni Paolo II, luce della Terra Santa” è il titolo del convegno organizzato dalla Delegazione di Trieste dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme nel decimo anniversario della morte Papa Wojtila. L’appuntamento è in programma sabato 16 maggio, alle 10, nella chiesa di San Michele del Carnale adiacente alla Cattedrale di San Giusto. L’Arcivescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi, Roberto Vitale, Delegato del Santo Sepolcro ed Enzo Livia, storico della Terra Santa, accenderanno i riflettori sulle tracce lasciate nel mondo dal Pontefice che venne dall’Est, e attraverso ricordi personali racconteranno l’amore di Giovanni Paolo II per la Terra Santa, per l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ma soprattutto parleranno dell’uomo delle Giornate Mondiali della Gioventù, ricordando, nel primo anniversario della Canonizzazione, il Papa diventato Santo. «Karol Wojtyla è stato senz’altro uno dei pontefici più amati della storia della Chiesa – spiega Roberto Vitale – nonché una delle figure più influenti del XX secolo. Un uomo che ricordo, nell’ottobre del 1978, affacciato al balcone di San Pietro, dopo la sua elezione, invitare i fedeli a correggerlo se non si fosse ben espresso nella lingua italiana. Un uomo umile dalla grande forza comunicativa, mai venuta meno neppure durante la sua lunga malattia».