“Il metodo spreco zero”: diventa un libro l’esperienza accademica di Andrea Segrè,professore universitario eclettico, ideatore e promotore di tante iniziative visionarie Last Minute Market, la campagna europea Spreco Zero e il più grande Parco tematico agro-alimentare al mondo, FICO a Bologna. In anteprima “Il metodo spreco zero” sarà presentato al Festival dei Sapori di Padova giovedì 9 maggio, (Salone del Palazzo della Ragione ore 19) in dialogo con la giornalista Francesca Visintin) edomenica 12 maggio a Link Festival, Trieste (ore 19.30) in dialogo con Massimo Cirri, Caterpillar Radio2 Rai.
Sin dalle prime pionieristiche ricerche accademiche lo Spreco Zero si prospettava come un orizzonte da vedere, una meta, uno stimolo concreto per ridurre progressivamente e con azioni precise il consumo di risorse (limitate) e le emissioni (illimitate) nell’ambiente legate alle attività di produzione, trasformazione, distribuzione, consumo. Adesso, dalla prima indagine scientifica sullo spreco domestico, e da due decenni di studi e ricerche accademiche sul tema, ecco il libro: un metodo semplice ma rivoluzionario per mangiare meglio, salvaguardare l’ambiente e risparmiare. Una visione di economia circolare che diventa ‘tangibile’ e si proietta nelle nostre case, per scandire un quotidiano di sostenibilità al passo con il futuro del pianeta, ma anche attento alle esigenze dell’economia familiare.
“Il metodo spreco zero”, in libreria da maggio 2019 per Bur Rizzoli (272 pagine, € 14), è una full immersion nella prevenzione degli sprechi e dei rifiuti, concepita come diario settimanale per conoscere meglio ogni aspetto legato all’acquisto e alla conservazione del cibo, al suo possibile riutilizzo attraverso sfiziose ricette a ridosso di scadenza, ma anche … alla sua piacevole produzione! Sì, perché un intero capitolo – quello della giornata del sabato – si focalizza sull’ “orto delle meraviglie”, quello che ciascuno di noi puo’ sognare di farsi sul balcone o in terrazza, per progettare il cibo buono e salutare da mettere in tavola. «Questo libro – spiega Massimo Cirri, autore e voce di CaterpillarRadio2 Rai, che firma la postfazione – offre uno sguardo nuovo sulle cose che mangiamo e quello che ci sta dentro: relazioni, valori sociali, energia, acqua, soldi, fame e diete, troppo e troppo poco».
A tutti noi dispiace sprecare il cibo. Ogni giorno però, ci ricorda l’Osservatorio Waste Watcher, ne buttiamo 100 grammi a testa, che diventano 37 chili pro capite e 85 a famiglia ogni anno: un valore per ogni nucleo familiare pari a 450 euro, ma anche un costo per smaltire i rifiuti e un peso sull’ambiente sempre meno giustificabile. È possibile evitare questo inutile sperpero e risparmiare? Sì, e gli accorgimenti per farlo sono alla portata di tutti: basterà leggere “Il metodo spreco zero”. Pieno di informazioni e consigli, il testo del massimo esperto italiano sull’argomento, sedimentato nel tempo attraverso la campagna di sensibilizzazione Spreco Zero di Last Minute Market – parte dallacompilazione di un “diario dello spreco”, in cui registrare gli alimenti buttati ogni giorno per ogni pasto, per capire i nostri errori, liberarci dalle cattive abitudini e iniziare la nostra “rivoluzione alimentare”. In pochi passaggi impareremo a fare la spesa in modo intelligente e mirato, senza rincorrere facili e ingannevoli promesse del marketing; a conoscere a fondo il nostro frigorifero, organizzandolo al meglio per la conservazione dei cibi; a leggere le scadenze riportate sulle confezioni e a usare gli imballaggi in modo utile; a fare l’orto in casa; a evitare del tutto gli avanzi, dando agli ingredienti considerati “scarti” una nuova vita attraverso ricette magiche. Insomma, impareremo ad aprire le porte di casa nostra all’economia circolare. «È sorprendente– spiega l’autore, Andrea Segrè – come talvolta basti ribaltare la prospettiva per trovare le soluzioni migliori per risolvere un problema:l’importante è riconoscere che lo spreco alimentare rappresenta effettivamente un problema. Non solo etico – buttare nella spazzatura del cibo commestibile è “peccato” – ma anche economico e ambientale: smaltire i rifiuti infatti costa e inquina. Per non sprecare, oltre a rendersene conto e a fare il contrario nel nostro comportamento abituale, sono necessari altri passaggi fondamentali. Il primo è imparare a fare la spesa in modo intelligente e mirato, senza rincorrere le facili e ingannevoli promesse del marketing. Il secondo èconoscere fino in fondo il nostro frigorifero e il suo mondo freddo che permette di conservare adeguatamente i prodotti alimentari che compriamo. Il terzo passaggio riguarda gli imballaggi, che ricoprono gli alimenti da riporre in frigorifero o nella dispensa, per capire bene a cosa servono e come usarli al meglio per preservare i nostri acquisti. Per capire come sia facile non sprecare se si evitano alcuni errori riportiamo poi le interviste a due famiglie che sono entrate nei progetti Spreco Zero e Rifiuti Zero: basta poco per raggiungere dei risultati molto interessanti che non solo fanno risparmiare un sacco di soldi, ma evitano anche l’accumulo di rifiuti generando meno inquinamento».