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LA CITTÀ “APERTA” DI TRIESTE NELLA CAMPAGNA NAVALE DEL 1914 IN ADRIATICO

Lunedì 7 aprile, alle ore 18, nella Sala dei Portolani del Civico Museo del Mare, in Via di Campo Marzio 5 per i Lunedì Marinari, il ricercatore di storia militare Paolo Marz presenterà:
LA CITTÀ “APERTA” DI TRIESTE NELLA CAMPAGNA NAVALE DEL 1914 IN ADRIATICO

Evento in collaborazione con: Associazione di volontariato CITTAVIVA, Ingresso gratuito sino al limite dei posti disponibili. Il Civico Museo del Mare è comodamente raggiungibile con i bus 8, 9 e 15.

Nei primi giorni di agosto del 1914 la guerra con la Serbia fece dell’Adriatico una delle aree calde del conflitto. Da parte austro-ungarica si prestò poca fede alla neutralità subito dichiarata dall’Italia e si attese l’urto della flotta francese. Tuttavia, i primi colpi in riva all’Adriatico furono sparati, l’8 agosto, dal Montenegro che, dalla cresta del Lovčen, tirò contro la sottostante piazzaforte marittima di Cattaro. La Francia dichiarò guerra tre giorni più tardi e spinse con decisione la sua flotta in Adriatico con compiti di distruzione della flotta austro-ungarica. Ma la minaccia coinvolgeva anche Trieste, che era sede del principale porto e dei maggiori cantieri costruttori di navi da battaglia. Dal 1882 essa era priva di fortificazioni attive e godeva della condizione di città “aperta”, cioè “non difesa”: proprio per conservarle tale condizione, che la sottraeva al bombardamento navale, già il 13 agosto il comando di presidio ordinò – per il solo caso di minaccia immediata dal mare – lo sguarnimento dell’area urbana dai corpi e stabilimenti militari. PAOLO MARZ – Socio del Museo della Guerra di Rovereto, dell’Istituto per la Storia del Risorgimento, della Società di Minerva, del Centro Studi di Storia militare antica e moderna di Trieste e dell’Associazione Zenobi. Ha intrapreso un percorso di ricerca dedicato alla ricostruzione degli aspetti militari della storia del Litorale austriaco, estendendo lo sguardo alle milizie comunali del basso medioevo e dell’età moderna, quali elementi della delega di difesa dallo Stato al potere locale. L’esame sistematico di un grande numero di documenti di archivio, sia a Trieste che a Vienna, gli ha permesso di portare alla luce istituzioni e fatti attinenti alla difesa del Litorale sinora oscuri o poco conosciuti e compresi nell’ampio arco temporale che va dall’inizio del Trecento alla prima guerra mondiale. Ha pubblicato saggi concernenti la fortificazione costiera e la marina, nonché su storia e tecnologia delle armi portatili. Ad essi si aggiunge il saggio “Le milizie del comune di Trieste dal 1300 al 1550”.

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