È considerato il primo volume di poesie in traduzione italiana di più vasto respiro di Alojz Gradnik, un grande della letteratura slovena che alcuni storici della letteratura considerano secondo solo a Prešeren. Sarà presentata mercoledì 12 novembre alle 18 in sala Corgnali all “Joppi” l’antologia poetica “Eros e Thanatos” di Alojz Gradnik, prefazione, scelta e traduzione a cura di Fedora-Ferluga-Petronio, ed edita l’anno scorso dalla Ztt-Est di Trieste. Ospiti del tradizionale appuntamento di “Dialoghi in biblioteca” organizzato dalla biblioteca comunale saranno Miran Košuta dell’ateneo di Trieste, Ana Toroš, dell’università di Nova Gorica (Slo) e Fedora Ferluga-Petronio dell’università di Udine. A Paolo Bortolussi, Marinella Macoratti e Marisa Gregoris saranno affidate le letture di alcuni brani. Nativo del Collio Goriziano, tra l’altro splendido traduttore non solo da varie letterature europee, in special modo da quella italiana, ma pure dei lirici cinesi e di Rabindranath Tagore, Gradnik spazia dai ritratti paesaggistici e dei più significativi eventi storici della sua terra ad una originalissima poesia erotico-amorosa, unica nel suo genere. Attraverso il continuo motto Eros-Thanatos/Amore-Morte la sua poesia si spiritualizza sempre più fino ad assumere connotazioni mistiche nell’ultima raccolta poetica “Scale d’oro” che collegano come un filo invisibile il cielo e la terra e che possono essere percepite soltanto da anime elette fra il sussurro delle stelle e gli echi evanescenti del cosmo.