Presidente della Giuria sarà lo scienziato Alberto Mantovani, pioniere dell’immunologia e direttore scientifico di Humanitas
La cinquina finalista annunciata il 2 dicembre 2019, la cerimonia di premiazione l’8 maggio 2020
Tra le novità di questa edizione, il tour di presentazione degli autori finalisti a Milano, Torino, Trento e Padova e il Concorso Scuole
Il Premio Galileo seleziona da quattordici anni i migliori libri di divulgazione scientifica pubblicati in Italia nel biennio precedente. Lunedì 2 dicembre 2019, la Giuria Scientifica selezionerà i cinque libri finalisti che verranno presentati dagli autori nel corso di incontri pubblici giovedì 7 maggio 2020 a Padova. La cerimonia di premiazione si svolgerà la mattina di venerdì 8 maggio 2020 presso l’Aula Magna dell’Università di Padova.
Il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica è promosso dal Comune di Padova-Assessorato alla Cultura con la collaborazione dell’Università degli Studi di Padova e ItalyPost.
«Siamo arrivati alla XIV edizione del Premio letterario Galileo e oggi possiamo dire che chi pensava che potesse subire un declino si sbagliava – ha commentato l’assessore Colasio – In questa edizione il Premio ha fatto un salto di qualità, ne sono la prova la sua nuova articolazione, inedita e innovativa, e la scelta del presidente della Giuria scientifica, Alberto Mantovani, una massima autorità di rango internazionale. Una novità di quest’anno è che il Premio fa il Grand Tour: i cinque finalisti da gennaio a marzo saranno in luoghi topici del patrimonio culturale italiano, come la Fondazione Corriere della Sera di Milano, la Fondazione Circolo dei Lettori di Torino, il MUSE di Trento. Sarà un’iniziativa che darà caratura nazionale all’appuntamento. Inoltre, quest’anno è stato fatto uno sforzo ulteriore per il coinvolgimento delle giovani generazioni con il Concorso Scuole, rivolto a tutte le scuole secondarie d’Italia, a cui hanno già aderito numerose realtà. Anche quest’anno il Comune continua la collaborazione con ItalyPost e con l’Università di Padova, che negli scorsi anni ha portato risultati significativi e rilevanti e una grande capacità di dialogo con svariati soggetti del mondo scientifico, contribuendo a fare del Premio Galileo il più importante premio di divulgazione scientifica in Italia».
La Giuria Scientifica
La Giuria che sceglierà i cinque libri finalisti avrà come Presidente Alberto Mantovani, immunologo, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University. In passato ha lavorato in Inghilterra e negli Stati Uniti ed è stato a capo del Dipartimento di immunologia dell’Istituto Mario Negri di Milano. Ha contributo al progresso delle conoscenze nel settore immunologico, sia formulando nuovi paradigmi, sia identificando nuove molecole e funzioni. Le analisi bibliometriche lo indicano come il ricercatore italiano attivo in Italia più citato nella letteratura scientifica internazionale, e come uno dei 10 immunologi più citati a livello internazionale. Per la sua attività di ricerca ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il prestigioso premio Pezcoller-AACR assegnatogli nel maggio 2019 dall’American Association for Cancer Research “per gli straordinari risultati nella ricerca sul cancro”, nel 2018 il Prize for Excellence in Medicine (American-Italian Cancer Foundation) e, nel 2016, il Premio Europeo di Oncologia dall’Organizzazione degli Istituti Europei del Cancro (OECI) e il Robert Koch Award per l’impatto trasversale sulla Medicina delle sue scoperte in ambito immunologico.
A lui si affiancano cinque autorevoli giornalisti specialisti della divulgazione scientifica: Gabriele Beccaria, firma de La Stampa e responsabile degli inserti Tuttoscienze e Tuttosalute; Rossella Panarese, autrice e conduttrice di Radio3Scienza, il quotidiano scientifico di Rai Radio 3; Giovanni Caprara, saggista ed editorialista scientifico del Corriere della Sera; Barbara Carfagna, giornalista RAI; e infine Silvia Bencivelli, giornalista, saggista, conduttrice radiofonica e televisiva.
Oltre ai giornalisti scientifici, grazie alla collaborazione con l’Università di Padova la Giuria vedrà la partecipazione di cinque docenti universitari in grado di rappresentare la comunità scientifica dell’Ateneo: Maurizio Borin, docente di Agronomia; Marco Ferrante, docente di Calcolo delle Probabilità Maria Maddalena Parlati, docente di Letteratura Inglese; Maria Berica Rasotto, docente di Anatomia Comparata; e infine Flavio Seno, docente di Fisica Teorica della Materia.
Le case editrici
Anche quest’anno la platea degli editori ha confermato un grande interesse verso il Premio Galileo: sono ben 40 le case editrici, note e meno note, che hanno risposto al bando di partecipazione, con oltre 80 titoli di divulgazione scientifica pubblicati negli ultimi due anni che accederanno alla prossima fase del Premio.
Il tour di presentazione
Altra importante novità di quest’edizione è il tour di presentazione del Premio Galileo, che porterà i 5 autori finalisti a parlare delle proprie opere in quattro città diverse. Si partirà il 29 gennaio 2020, con un evento in programma a Milano, in Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera, a partire dalle 18. Il secondo appuntamento sarà a Torino, il 7 febbraio, alle ore 18 presso la Fondazione Circolo dei Lettori. Il terzo evento si terrà al MUSE-Museo delle Scienze di Trento, il 28 febbraio alle 18. Infine, il tour si concluderà a Padova, il 28 marzo alle ore 11. Ciascun appuntamento sarà moderato da un giornalista della Giuria Scientifica.
Il Concorso Scuole
Male novità non sono finite. In occasione dell’edizione 2020 del Premio Galileo, infatti, il Comune di Padova ha istituito un “Concorso Scuole” rivolto a tutte le scuole secondarie di secondo grado italiane con l’obiettivo di approfondire l’importanza non solo di un’educazione scientifica, ma anche di una corretta informazione e divulgazione. Il tema scelto per questa prima edizione del Concorso è “Fake troppo fake! Racconti (corretti) di scienza” e ha l’obiettivo di stimolare i giovani studenti di tutta la Penisola sul tema della corretta informazione scientifica: dalla capacità critica di analizzare le fonti alla ricostruzione della nascita e diffusione di una “bufala” scientifica. Le classi (o i gruppi di studenti) che intendono partecipare dovranno presentare un progetto che si inscriva in una delle seguenti categorie: sezione “Testo Scritto” (racconti, testo giornalistico o saggio breve), sezione “Elaborato Artistico” (fumetto, graphic story, manifesto o campagna pubblicitaria), sezione “Multimediale” (video, installazione o esperimento scientifico dal vivo).
La Giuria del Concorso Scuole comunicherà l’esito della selezione a tutte le scuole partecipanti entro il 31 gennaio 2020. Le 10 scuole selezionate parteciperanno alla cerimonia di consegna del Concorso Scuole che si svolgerà venerdì 8 maggio, alle ore 9.00, a Padova e saranno, inoltre, protagoniste della giuria “esterna” che deciderà il libro vincitore del Premio Galileo.
La giuria esterna
Il libro vincitore, infatti, come nelle passate edizioni, verrà scelto nell’ambito della cinquina finalista dalla giuria “esterna”, composta da studenti universitari di tutta Italia che si sono candidati come giurati e dalle 10 scuole secondarie di secondo grado selezionate per la fase finale del Concorso Scuole.
Gli “studenti giurati” riceveranno in formato elettronico i cinque libri finalisti da leggere e si impegneranno a raggiungere Padova per assistere alle presentazioni dei cinque finalisti di giovedì 7 maggio, e alla cerimonia di premiazione di venerdì 8 maggio, dove esprimeranno il proprio voto e decreteranno di fatto l’opera vincitrice del Premio Galileo 2020.
Centinaia di giovani che si aggiungeranno ai moltissimi altri che parteciperanno al complesso delle iniziative del Galileo Festival. Un effetto partecipazione che si farà sentire in tutta la città in termini anche turistici.
Le sinergie
Il Premio Galileo fino al 2017 si svolgeva in contemporanea con il Galileo Festival, manifestazione dedicata all’innovazione che negli anni ha portato a Padova ospiti come il Premio Nobel per la Fisica Andre K. Geim, Alberto Sangiovanni Vincentelli dell’Università di Berkeley o Viktor Mayer-Schönberger dell’Università di Oxford. A partire dall’edizione 2018 i due eventi hanno creato una sinergia che si è rivelata fondamentale per proporre un upgrade del Premio e dargli un pubblico più vasto, e a partire dall’edizione 2019 la collaborazione è diventata ancora più speciale: anche quest’anno il Galileo Festival della Scienza e Innovazione si articolerà in un’intera settimana di eventi all’insegna della scienza e della divulgazione che si svolgerà dal 4 al 10 maggio 2020.
I vincitori delle precedenti edizioni
Il Premio Galileo seleziona da quattordici anni i migliori libri di divulgazione scientifica pubblicati in Italia nel biennio precedente. Nelle scorse edizioni si sono succeduti come presidenti della Giuria Umberto Veronesi, Carlo Rubbia, Margherita Hack, Elena Cattaneo, Paolo Rossi, Mario Tozzi, Piergiorgio Odifreddi, Paco Lanciano, Nicoletta Maraschio, Vittorino Andreoli, PaoloCrepet, Dario Bressanini, Sandra Savaglio.
Qui di seguito i vincitori delle precedenti edizioni del Premio:
– 2007 / Francesco e Luigi Luca Cavalli Sforza, Perché la Scienza?
– 2008 / Andrea Frova, Se l’uomo avesse le ali
– 2009 / Nicola Armaroli e Vincenzo Balzani, Energia per l’astronave terra
– 2010 / Rino Ruppoli e Lisa Vozza, I vaccini dell’era globale
– 2011 / Piergiogio Odifreddi, C’è spazio per tutti. Il grande racconto della geometria
– 2012 / Alex Bellos, Il meraviglioso mondo dei numeri
– 2013 / Sergio Pistoi, Il DNA incontra Facebook. Viaggio nel supermarket della genetica
– 2014 / Frans de Waal, Il bonobo e l’ateo. In cerca di umanità fra i primati
– 2015 / Carlo Rovelli, La realtà non è come ci appare. La struttura elementare delle cose
– 2016 / Paolo Gallina, L’anima delle macchine. Tecnodestino, dipendenza tecnologica e uomo virtuale
– 2017 / Guido Tonelli, La nascita imperfetta delle cose
– 2018 / Stefano Mancuso, Plant revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro
– 2019 / Cristina Cattaneo, Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo