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Probabilmente a scuola.

Probabilmente a scuola.

“Abbiamo calcolato la probabilità come meglio abbiamo potuto, poi abbiamo gettato i dadi” dice Jimmy Carter annunciando la sua candidatura nel giugno 1976. Martin Gardner, eclettico matematico, filosofo, illusionista nonchè affascinante divulgatore di bellezza matematica, lo cita all’inizio del capitolo Parliamo di dadi dedicato alla storia di giochi, giocatori, bari e ragionamenti probabilistici nel suo libro Show di magia matematica. Il gioco con i dadi, testimoniato nell’antico Egitto e nell’Oriente tutto, si diffonde nella cultura greca e romana diventando “nel Medioevo uno dei passatempi preferiti dai cavalieri e dai membri del clero”. Nel XVII secolo è Pascal, stimolato da interrogativi riguardanti paradossi, stime e vil denaro, a porre le basi teoriche della probabilità, con i contributi di Fermat e poi di Huygens: l’incertezza entra di diritto nel regno delle certezze matematiche. Ed ai giochi d’azzardo la matematica probabilistica drammaticamente torna oggi, quando cerca di convincere il giocatore incallito, col ragionamento e col calcolo, che la sua sconfitta è, nel lungo periodo, certa.
La matematica dell’incerto. Insegnamento delle probabilità e della statistica è il titolo della Scuola Estiva di Formazione per docenti delle Superiori organizzata dalla Mathesis sezioni di Napoli e di Castellammare di Stabia e dall’Accademia Piceno-Aprutina dei Velati in Teramo. La Scuola si terrà dal 15 al 18 luglio a Castellammare di Stabia, nella bella cornice marina dell’Istituto Suore Compassioniste. Nei 4 giorni sono in programma lavori di gruppo e seminari, basati sulle relazioni dei professori Salvatore Rao (Napoli, Direttore della Scuola), Roberto Tortora (Università di Napoli), Carlo Toffalori (Università di Camerino), Ferdinando Casolaro (Università di Napoli), Luciano Corso (Mathesis Verona), Antonio Maturo (Università di Pescara), Aniello Buonocore (Università di Napoli). I temi dei seminari coinvolgeranno modi e ragioni dell’introduzione della matematica dell’incerto nella Scuola Secondaria di secondo grado, esempi di problemi di correlazione e regressione, il calcolo combinatorio e la probabilità discreta, la probabilità soggettiva. Il professor Carlo Toffalori, logico, matematico, autore di saggi di divulgazione come Algoritmi, Il matematico in giallo e L’aritmetica di Cupido, tratterà l’argomento Algoritmi probabilistici e numeri primi. (“Un approccio algoritmico alla vita aiuta a sopravvivere nelle isole deserte, favorisce i rapporti con le suocere e assicura molti altri vantaggi”).
Il problema antico del saper guardare all’incertezza con strumenti adatti e certi spazia ora dai territori della Psicologia e della Medicina a quelli della vita democratica e dei sistemi elettorali. Centrale nella Fisica, necessario negli ambiti di valutazione del rischio, vive nei Casinò come nei giochi finanziari, attraversando la lunga storia del dubbio e incrociando mondi distantissimi tra loro come la scommessa di Pascal sull’esistenza di Dio, l’incredulità di Einstein verso una Divinità che gioca a dadi, persino i mitici giocatori di poker del West alla Wyatt Earp e Doc Holliday o le scelte quotidiane di noi esseri senzienti. Da qualche anno la probabilità è a ragione entrata stabilmente nella scuola e nei quesiti dell’Esame di Stato. Come ebbe a dire Laplace, “Le domande più importanti della vita sono per la gran parte soltanto problemi di probabilità”.
Dianella Pez

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