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VA AD ENRICO BERTOLINO LA 1^ EDIZIONE DEL PREMIO GRADO LAGUNAFEST

VA AD ENRICO BERTOLINO LA 1^ EDIZIONE DEL PREMIO GRADO LAGUNAFEST

Va ad Enrico Bertolino, attore e umorista, personalità poliedrica di entertainer e comico, motivatore e consulente d’azienda ma anche assessore alla cultura per un biennio a Ravello, la prima edizione del Premio Grado Lagunafest I care (e sosterrò le ragioni della leggerezza). Un riconoscimento assegnato dalla 14^ edizione di Lagunafest “per aver incrociato l’impegno umanitario legato alla onlus Vida a Pittinga, fondata nel nord del Brasile per dare ai giovani un futuro migliore, con lo humour inconfondibile, elegantemente corrosivo, che ha percorso la sua carriera artistica: testimonial esemplare di quella “vivacità e mobilità dell’intelligenza” descritte da Italo Calvino nella memorabile lezione sulla leggerezza”. Enrico Bertolino sarà premiato giovedì 3 agosto, sulla Diga Nazario Sauro di Grado (ore 21) e sarà protagonista

ENRICO BERTOLINO

del talk inaugurale di Lagunafest 2017. InSOStenibile è il tema portante del dialogo che coinvolgerà il giornalista e critico tv Gian Paolo Polesini e Massimo Navone, il regista che per Bertolino ha firmato la messa in scena de “Le due giornate di Milano”. Sarà un vero “instant talk”, sulla scia delle ultime performance di Bertolino: l’occasione per ripercorrere la carriera e raccontare i nuovi progetti dell’artista, così come l’impegno socio-umanitario della sua onlus. Un’incursione legata anche all’attualità e affidata allo sguardo acuto e vivacissimo di Bertolino, artista capace come pochi altri di cogliere e portare in scena gli umori, le trasformazioni e le degenerazioni del nostro tempo.
Ancora una volta Lagunafest si propone di esplorare le passioni che alimentano il nostro quotidiano: lo farà, sul progetto di Sergio Naitza, Daniela Volpe e Paola Sain, dal 3 al 9 agosto nel centro storico di Grado, per iniziativa del Comune in sinergia con Banca di Cividale e Fondazione Carigo, in collaborazione con Hotel Astoria e con l’Azienda Skerk.

FEDERICA MANZON

Domenica 6 agosto, alle 21 nella Diga Nazario Sauro, si indagherà la passione per la Terra: “Sottosopra, la vite e l’abisso” offrirà l’occasione per presentare il documentario dedicato a “L’abisso Skerk”, un progetto di Pietro Spirito e di Elisa Cozzarini, che nel corso della serata dialogheranno con Clarissa Brun e Sandi Skerk. Nella cantina dell’azienda agricola Skerk, sul Carso triestino, una botola nasconde l’ingresso a un abisso naturale che scende nelle viscere della terra a oltre cento metri di profondità. E’ una cavità apparentemente come ce ne sono tante sull’altopiano carsico, ma alcune particolarità la rendono unica. Lagunafest 2017 racconterà il film in fase di realizzazione. Ospite speciale della serata, realizzata in collaborazione con il Club Alpinistico Triestino, sarà lo scrittore Antonio Pascale, editorialista per il Corriere della sera e blogger ma anche agronomo. Sarà lui a traghettare dalla passione per la terra a quella del cuore, con le sue quattro “Quattro lezioni sentimentali”, una stand up comedy proposta a fine serata per raccontare quattro donne in sessanta minuti, fra humour e riflessione.
Mercoledì 9 agosto Lagunafest si tufferà nelle passioni d’amore, esplorate fra “essere” e “apparire”: sarà il momento in cui celebrare due grandi anniversari 2017 legati alla scomparsa di Maria Callas (40 anni), indimenticabile “Medea” pasoliniana, e di Lady D (20 anni), principessa triste quanto fascinosa. “Pensavo fosse amore, invece era un riflesso. identità elettive, da Maria Callas a Lady D” titola la serata che vedrà protagonisti la scrittrice Federica Manzon e l’astrologo e storico dell’arte Marco Pesatori, con il regista Sergio Naitza che anticiperà alcune sequenze del film “L’isola di Medea” prodotto da Lagunafest/Karel intorno all’incontro specialissimo fra Maria Callas e Pier Paolo Pasolini. Fresca autrice del romanzo “La nostalgia degli altri” (Feltrinelli), la scrittrice Federica Manzon si è interrogata in questo libro, seguendo il filo della fiction, sui temi dell’immagine e dell’identità, accompagnando i suoi personaggi sui saliscendi dell’essere e dell’apparire che ritroveremo nel corso della serata: montagne russe sulle quali Maria Callas e Diana Spencer si sono spesso avventurate, oscillando fra ingenuità e manipolazione, fra istinto e calcolo. Perché alcune persone si incontrano e si attraggano anche quando è una pessima idea? A questa e a molte altre domande e provocazioni risponderà Marco Pesatori, astrologo notissimo e storico dell’arte, autore di oroscopi-cult del nostro tempo, quelli che troviamo su Vogue e su D-Repubblica. A Lagunafest non potrà non aleggiare il ricordo delle settimane che, nell’estate 1969, Maria Callas aveva trascorso a Grado e in laguna per le riprese di “Medea”, di Pier Paolo Pasolini. La loro fu un’amicizia salda e intima così come intimo e personale fu il regalo che Pier Paolo offrì a Maria per festeggiare la fine delle riprese: un anello di antica corniola aquileiese, preludio a una illusione d’amore che Maria Callas coltivo’ nelle stagioni a venire. Riprende il filo di questa illusione “L’isola di Medea”, il documentario backstage prodotto da Lagunafest per la regia di Sergio Naitza, in dirittura d’arrivo le prossime settimane.

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