La campagna olearia volge al termine e registra in Friuli Venezia Giulia e nella zona della Val Rosandra a Trieste un’annata davvero superlativa. Tra tutte le varietà che crescono nella zona infatti (Leccino, Maurino, Leccio del Corno, Pendolino) alcune sono autoctone del territorio: Buga, Carbona o Cernica in lingua slovena, Bianchera o Belica in lingua slovena. Di queste ultime tre la regina assoluta è la Bianchera. Si tratta di una pianta che sale in altezza e che sviluppa una folta chioma dalle foglie elicoidali, stratagemma che nei millenni la pianta ha adottato per sfuggire ai refoli più forti di Bora. Pensate che di tutte le varietà italiane è tra le più produttive con i quasi 20 l di olio prodotti su 100 kg di olive e anche in quanto a carica polifenolica non ha niente da invidiare alla meridionale Coratina, tra le più apprezzate per qualità organolettiche in tutta la penisola.
Che l’olio extravergine di oliva ci faccia bene lo si sa infatti da millenni. Al tempo dei romani veniva prodotto per la cura del corpo e oggi le sue funzioni antietà, emollienti e lenitive sono ormai risapute. Oggi lo utilizziamo a 360°, dalla cosmesi all’alimentazione ma è importante che sia di qualità: un’elevata carica di polifenoli – antiossidanti naturali – ci tiene infatti lontani dall’invecchiamento precoce e dallo sviluppo di radicali liberi. Per gli olivicoltori della provincia della regione e della provincia di Trieste in particolare il 2018 è stato molto soddisfacente sia in termini di qualità che di quantità, nonostante l’attacco della mosca olearia che nella nostra regione viene opportunatamente contenuto. La qualità dell’extravergine viene stabilita dal panel di degustazione della CCIAA che certifica la DOP Tergeste e ne valuta e stila le caratteristiche organolettiche anno dopo anno.
Se l’argomento vi appassiona e vorreste capirne un po’ di più potete andare a far visita al Frantoio Oleario Parovel nelle ultime giornate di “Olio Nuovo in Frantoio” dove non solo potete assistere alla molitura delle olive in diretta, ma anche imparare a riconoscere gratuitamente pregi e difetti dell’olio extravergine di oliva in compagnia di un’esperta degustatrice. La visita al frantoio Parovel è libera. Tutte le informazioni e i contatti li trovate sul sito www.parovel.com
Andrea Forliano