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CIBI&SIMBOLI BOLOGNA, DOMANI 18 GEN.A FONDAZIONE FICO L’ANTROPOLOGA ELISABETTA MORO

CIBI&SIMBOLI BOLOGNA, DOMANI 18 GEN.A FONDAZIONE FICO L’ANTROPOLOGA ELISABETTA MORO

La conversazione dell’antropologa e saggista Elisabetta Moro inaugura giovedì 18 gennaio il cartellone di incontri in programma a Fondazione FICO per iniziativa di Unisob, Università Suor Orsola Benincasa Napoli – MedEat Research: dieci appuntamenti, dal 18 gennaio al 22 marzo, sul filo rosso di “Cibi e simboli. Conversazioni tra antropologia, storia e dintorni sulle eccellenze della dieta mediterranea”. E’ dedicato alla “Scoperta della dieta mediterranea” l’intervento di Elisabetta Moro, uno dei massimi esperti internazionali del tema: giovedì alle 18 nello spazio di Fondazione FICO – nel parco Agroalimentare Eataly World con ingresso aperto alla città – la sua conversazione focalizzerà su un suggestivo episodio, l’arrivo in Italia degli scienziati americani Ancel e Margaret Keys, nel 1951, impegnati in un convegno FAO. Nel Belpaese, con un certo stupore, i due statunitensi scoprirono che gli operai mangiavano meglio dei manager statunitensi, senza sacrificare gusto e piacere. Decisero così di studiare lo stile di vita locale e di proporlo agli americani come un modello alimentare salvifico, ribattezzato appunto “dieta mediterranea”, un’espressione che compare per la prima volta nel 1975, nel libro “How to Eat Well and Stay Well”. Ecco dunque un esempio concreto della cultura popolare che dimostra di poter insegnare qualcosa alla medicina, e alla scienza. Il ciclo di conversazioni divulgative a cura di Unisob – Medeat Research toccherà i cibi-simbolo della Dieta Mediterranea e spiegherà come la pasta, l’olio, il pomodoro, il pane, il vino, le uova e i salumi siano diventati vere e proprie cattedrali gastronomiche, emblemi glocal, icone planetarie del Made in Italy alimentare.Oggi – ricorda Elisabetta Moro – l’Organizzazione Mondiale della Sanità vede nella dieta mediterranea una garanzia di salute, di longevità e di sostenibilità, l’UNESCO l’ha proclamata nel 2010 patrimonio dell’umanità, mentre la FAO l’ha definita come il regime alimentare più ecocompatibile, in grado di nutrire il pianeta senza depredarlo. E pensare che tutto questo è nato dalle massaie italiane che hanno sempre saputo fare di necessità virtù e trasformare l’indigenza in eccellenza». Il tema è stato approfondito da Elisabetta Moro in due pubblicazioni edite dal Mulino: “Andare per i luoghi della dieta mediterranea” (con Marino Niola, Il Mulino 2017, Premio Nitti) e “La dieta mediterranea. Mito e storia di uno stile di vita” (Il Mulino2014).

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