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PASSI D’ARGENTO 2012 “ULTRA 64ENNI DELLA PROVINCIA DI TRIESTE: LA SALUTE E LA QUALITÀ DI VITA”

Nella provincia di Trieste, la percentuale di residenti con 65 e più anni supera il 28%. Questa proporzione, fra le più alte d’Italia, configura oggi a Trieste lo scenario che l’ISTAT prevede per l’Italia per il 2030, ed è destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni. Tale contesto demografico, contrassegnato da importanti carichi assistenziali e costi diretti e indiretti, ha indotto l’ASS1 “Triestina” e i Comuni della provincia di Trieste ad aderire, nel 2012, al Sistema di Sorveglianza Nazionale della popolazione ultra 64enne PASSI d’Argento (PDA).
PASSI d’Argento ha l’obiettivo di raccogliere e mettere a disposizione dei decisori locali informazioni utili per realizzare scelte di politiche socio-sanitarie volte a creare e rafforzare le condizioni per un invecchiamento attivo ed in salute. PASSI D’Argento si ispira alla strategia dell’”Active Ageing” (Invecchiamento in attività) dell’OMS, che individua in 3 pilastri (Salute, Partecipazione e Sicurezza) le condizioni che favoriscono un invecchiamento attivo e in buona salute.
LA SORVEGLIANZA – L’attività di sorveglianza “Passi d’Argento” 2012 è stata effettuata su un campione rappresentativo della popolazione ultra 64enne sia dagli operatori formati di Televita su incarico dell’Ass 1 “Triestina” che dagli operatori sanitari e da quelli dei Comuni della Provincia di Trieste. Sono stati intervistati 502 over 64enni, residenti nel territorio provinciale con l’obiettivo di raccogliere informazioni per realizzare interventi finalizzati a favorire la salute, l’autonomia e prevenire la disabilità nelle persone anziane, consolidare interventi di integrazione socio-sanitaria, valutare l’efficacia delle attività realizzate, nonché rispondere al mandato della Regione FVG nel favorire una programmazione congiunta socio-sanitaria.
IL PROFILO DEGLI ANZIANI TRIESTINI – Secondo Passi d’Argento, il 52% della popolazione con 65 anni e più della provincia di Trieste è in buona salute e a basso rischio di malattia cronico-degenerativa, il 27% è in buona salute, ma a più alto rischio di malattia cronico-degenerativa,  il 14% è a rischio disabilità e il 7% presenta  una condizione di disabilità conclamata, avendo limitazioni in una o più attività di base della vita quotidiana. Il 3% delle persone tra 65 e 74 anni ha particolare bisogno di assistenza: percentuale che aumenta all’8% per la classe di età tra i 75 e gli 84 anni, e raggiunge al 20% tra le persone con più di 84 anni. Il 33% vive da solo, la scolarità è più elevata rispetto a  quella nazionale così come il livello economico.
STILI DI VITA – L’indagine ha esplorato anche gli stili di vita degli over 64 triestini in relazione ai principali fattori di rischio: nel 55% di essi risulta un eccesso di peso (40% sovrappeso, 15% obeso a fronte del 43% normopeso e 2% sottopeso), il 43% ha un basso consumo di frutta e verdura giornaliero, il 14% fuma e questa percentuale è superiore a alla media nazionale (che è del 9%), supera di molto la media nazionale anche il consumo di bevande alcoliche (58% Trieste contro 41% delle altre regioni italiane). Tra gli anziani consumatori di alcol, l’89% assume anche farmaci.
LE DIFFICOLTA’ DI OGNI GIORNO – L’analisi permette di focalizzare le difficoltà denunciate dagli anziani nella loro vita di ogni giorno: il 7% degli anziani lamenta problemi di vista, il 7% di udito, il 7% di masticazione: si tratta di disabilità percettive che condizionano le capacità di comunicazione, peggiorando le qualità di vita, inducendo problematiche connesse a isolamento e depressione. Altro tema analizzato riguarda le cadute: il 9% del campione ha dichiarato di essere caduto nei 30 giorni precedenti l’intervista; più della metà delle cadute è avvenuta in casa, mettendo in rilievo come le azioni di sensibilizzazione e prevenzione su questo tema siano importanti.
IL RAPPORTO CON IL SISTEMA SANITARIO E SOCIALE – Il 50% del campione è stato visitato dal proprio medico nei 30 giorni precedenti l’intervista e nel 64% ha verificato la correttezza della terapia; il 34% degli anziani assume almeno 4 farmaci al giorno. Oltre la metà degli anziani riesce a raggiungere facilmente i servizi socio-sanitari, quelli socio-assistenziali e gli esercizi commerciali; il 95% del campione considera sicuro il quartiere nel quale vive. IL 79% del campione vive in una casa di proprietà.
PARTECIPAZIONE E ISOLAMENTO – Secondo i dati rilevati, il 9% degli intervistati è a rischio isolamento: anziani che nel corso della settimana precedente all’indagine non hanno incontrato nessuno. Viceversa, il 34% del campione rappresenta una “risorsa”, ovvero una persona attiva nella comunità, impegnato nell’aiutare i propri familiari, o in attività sociali. Il 10% degli anziani partecipa a corsi (a livello nazionale, la media è solo del 4%).

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