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incontro con  CHIARA ROSSI  Autrice di  UNA LUNGA NUOTATA  17 maggio 2019  Ore 17.30  Caffè Letterario ROMA

incontro con CHIARA ROSSI Autrice di UNA LUNGA NUOTATA 17 maggio 2019 Ore 17.30 Caffè Letterario ROMA

IL PREMIO CENDIC-SEGESTA 2018

UN PREMIO PER LA DRAMMATURGIA ITALIANA CONTEMPORANEA

Rassegna “Incontro con i finalisti del Premio Cendic Segesta”

In collaborazione con

Teatro di Roma e Biblioteche di Roma

e

Quarto incontro con

CHIARA ROSSI

Autrice di

UNA LUNGA NUOTATA

17 maggio 2019

Ore 17.30

Caffè Letterario

Via Ostiense, 95 – Roma

Intervengono

Maria Letizia Compatangelo

Drammaturga, Presidente Cendic

Chiara Rossi

Autrice teatrale

Violetta Chiarini

Autrice e attrice

Coordina Rosario Galli

Giuditta Sole Calosso, Maria Grazia Ferla, Beatrice Lombardo e Marika Auletta della scuola Pro Action diretta da Angelo Longoni e Valerio Morigi leggeranno alcune scene del testo.

Il Premio CENDIC (Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea), nato con lo scopo di favorire la promozione e la diffusione della scrittura teatrale, in collaborazione con il Calatafimi Segesta Festival “Le Dionisiache”, il CTM (Centro Teatrale Meridionale) diretto da Domenico Pantano, il Teatro di Roma e Biblioteche di Roma, presenta le cinque opere finaliste dell’edizione 2018. L’evento si propone come incontro con l’autrice, per presentare il progetto ad una platea di produttori, editori e appassionati.

Un anno prima della sua morte, nel 1986, l’Ente israeliano per la Memoria della Shoah insignì del riconoscimento di Giusto tra le nazioni Chiune Sugihara, unico giapponese ad avere il suo nome inciso nel Giardino dei Giusti del museo Yad Vashem di Gerusalemme, per aver rilasciato, nel 1940 (disobbedendo agli ordini di Tokyo), visti di transito per migliaia di Ebrei Lituani in fuga dalla Polonia e da altri paesi dell’Europa orientale durante l’occupazione nazista.

Da questo spunto, che si staglia sullo sfondo, nasce la pièce teatrale, in cui, a partire dalla figura di Lucio, mai presente in scena, si intrecciano le storie di Dalya, Lucilla e Metella, inconsapevolmente legate da un destino comune, che inciderà per sempre sui loro reciproci rapporti. Dalla lunga nuotata – quale è stata la vita della protagonista – si evince che ogni esistenza influisce sull’altra, e che, al di là di allusioni, illusioni e delusioni, esiste una quinta stagione: quella che appartiene alla scelta di viverla, come ognuno di noi la crea. Nella vita di Dalya, felicità, sofferenza e amore sono accaduti per grazia, avendo potuto scegliere le diramazioni in cui incamminarsi, sarà per questo che “Alla soglia degli ottant’anni, mi sveglio e mi scopro allegra”, afferma nel monologo finale, e che “Più viva di così non sarò mai”.

Chiara Rossi

Lombarda di nascita, ligure di adozione, laureata in Esperto nei processi formativi e in Scienze dell’Educazione degli Adulti e della Formazione continua, è giornalista pubblicista. Le esperienze professionali sono legate a progetti editoriali e di comunicazione (anche in ambienti no profit), oltre che di consulenza e coaching, nell’ambito della redazione di tesi di laurea in Scienze umane e psico-sociali e writing coaching. Appassionata di scrittura (drammaturgica, cinematografica e narrativa), arti visive, viaggi e musica (nonché di molte altre cose), crede fermamente nel long life learning e nell’utilità dell’Inutile, ossia dei saperi che, pur non producendo guadagno, migliorano l’Uomo. È iscritta al Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea (CENDIC), Roma; alla Società Italiana Autori Drammatici (SIAD), Roma; alla Federazione Unitaria Italiana Scrittori (FUIS), Roma; alla Federazione Italiana dei Cineclub (FEDIC) e alla SIAE, sezione DOR (opere drammatiche e radiotelevisive). Fa parte, inoltre, della comunità di autori di www.dramma.it e www.autoriexpo.it (siti nei quali sono pubblicati anche riconoscimenti e pubblicazioni) e membro di SCRIBIOMEMO (gli Scribi di Memoria).

Ingresso libero sino ad esaurimento posti.

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Il discorso è composto da idee, parole, fatti ed esperienze con il fine di in-formare coscienze libere e responsabili. Le cose sono invisibili senza la luce, le parole sono vuote senza un discorso.

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