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Letteralmente: viaggiare. La V raccolta antologica del corso di scrittura creativa Cucina di storie di Mestre

Alla Libreria del Centro di Mestre si è svolta la presentazione del libro “Letteralmente: viaggiare” che raccoglie i racconti dei partecipanti al corso di scrittura creativa Cucina di storie iniziato a novembre dell’anno scorso nella sede del teatro “Fuori posto” di Mestre. Il corso, articolato in due fasi (narrativa e poesia) ha visto concludersi la prima fase relativa alla scrittura autobiografica e riprenderà il 9 marzo con il modulo relativo alla scrittura parodistica, per terminare con la parte inerente la poesia. Ogni anno a conclusione del corso viene pubblicata un’antologia di scritti: si tratta della quinta raccolta di racconti pubblicata a cura della Casa editrice Terraferma di Vicenza. L’iniziativa, cha ha coinvolto scrittori e docenti di spicco, è stata coordinata da Annalisa Bruni, scrittrice e autrice di sceneggiature radiofoniche, Lucia De Michieli, docente e promotrice di diverse iniziative culturali e Anna Toscano, docente all’università di Venezia, giornalista e scrittrice.

Gli autori si sono intervallati nell’esposizione delle proprie considerazioni sulle attività svolte durante il corso e nella lettura di brevi stralci dei loro racconti. Varie le considerazioni emerse. Condivisa è, innanzitutto, la riflessione sull’importanza di iniziative che cercano di instillare alcune regole fondamentali, basilari in coloro che sono appassionati di scrittura allo scopo di rendere i loro prodotti appetibili. Perché se è vero che la scrittura deriva da un bisogno interiore di espressione, di raccontare il proprio vissuto per trasfigurarlo in esperienza “universale”, è altrettanto vero che essa sottostà a precise regole, norme e codici espressivi. Il flusso intimo dei pensieri è un qualcosa che va regolarizzato. Chi scrive, commentano gli autori, scrive per se stesso, ma lo fa per un desiderio recondito e a volte inespresso di essere letto e pubblicato, perché vorrebbe vedere il suo nome apposto in calce a qualche scritto. Scrivere vuol dire comunicare e si riesce a farlo solo se quello che si scrive arriva a qualcun altro, facendo breccia nella sua interiorità. È emerso, infine, come sia rivelante l’apporto dell’altro, dello sguardo critico altrui, della lettura ad alta voce e del confronto per la buona riuscita del prodotto letterario. Sottesa è la convinzione che la letteratura nasca e si sviluppi dal confronto con l’alterità, dal dialogo, dall’apporto di esperienze altrui. Il gruppo di autori è quanto mai eterogeneo, costituito da persone che già hanno pubblicato in altre raccolte e da narratori esordienti. Finalità primaria del corso è quella di migliorare la capacità di scrivere, perché è un’arte che va perfezionata con lo studio e l’applicazione, ma non si può trascurare l’importanza di queste occasioni per accrescersi dal punto di vista umano, condividere esperienze e opinioni. Solo un approccio critico, sollecitato dal confronto, ci fa vedere le cose nel giusto modo. Questo vale anche per la scrittura. “La buona riuscita di un racconto ha a che fare con la capacità di distaccarci da esso, di vederlo in modo autonomo come se appartenesse a qualcun altro. Nel racconto c’è una vita propria che si deve sviluppare bene al di là di quelli che possono essere i nostri modi sentire” sottolinea Giovanni Tonellato.

Il tema scelto per questa antologia è il viaggio. Ogni autore ha avuto la possibilità di declinare questo leitmotiv in modo del tutto personale, senza costrizioni di sorta. È un tema riccamente sfruttato nella letteratura: il viaggio iniziatico, sentimentale, onirico, fantastico sono tutte forme diffuse nei secoli. Tutti viaggiamo, non solo fisicamente, ma anche dentro di noi, alla scoperta di noi stessi. Si viaggia da soli, in compagnia, ma il viaggio è un’esperienza che, mettendoci a contatto con realtà, culture, persone diverse, ci fa comunque crescere. Il viaggio come metafora della vita, dunque, come strumento per conoscere se stessi, il senso delle cose e il valore degli uomini. Viaggiando l’uomo plasma e forma il suo carattere. “Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone” ebbe a dire lo scrittore americano John Steinbeck. Viaggio nello spazio fisico, nel tempo o fuori dal tempo, viaggio nella psiche, nei ricordi: il libro contiene tutte queste varianti sul tema.

Vito Digiorgio

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About Vito Digiorgio

Giornalista pubblicista iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2013. Si è laureato all'Università di Udine con una tesi sulla filologia italiana. Collabora con alcune testate giornalistiche on line.

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