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Marisa Tumicelli e l’amicizia “poetica” con Alda Merini

“Più dell’amore è l’amicizia. È più interessante, è più importante avere un amico che un amante”. Così ha sentenziato Alda Merini, la celebre poetessa milanese scomparsa nel novembre 2009. Un sentimento che riveste un valore profondissimo, al di sopra di ogni altra affezione umana. Questo significa amicizia per la Merini, che nel corso della sua esistenza ha coltivato e intessuto numerosi rapporti di amicizia. Un’intersezione di interessi e passioni, ma soprattutto un’unione di anime, una comunione spirituale. Sembra questa l’intima potenza di ogni legame. Tra queste “comunioni spirituali” che inondarono la vita della poetessa milanese vi fu anche quella con Marisa Tumicelli, artista versatile il cui nome è legato è legato all’arte, alla poesia e al giornalismo.

Nell’incontro svoltosi ieri pomeriggio presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica di Pordenone l’artista ha narrato aneddoti e retroscena di un sodalizio durato vent’anni. Lasciandosi cullare dal flusso della memoria ha ripercorso i momenti chiave della loro amicizia, dal primo incontro avvenuto a Verona fino al travaglio degli ultimi giorni sul letto dell’Ospedale di Milano. Una particolare consonanza che si concretizza non solo in una poetica e una visione della vita comuni, ma anche in un’esistenza fatta di piccole cose quotidiane. “Alda era una persona molto semplice e umile, una persona vera” confessa Marisa. Le unisce l’amore per la dimensione poetica, ma il loro legame trascende qualsiasi interesse materiale, essendo  orientato verso una pura spiritualità. “Ho sempre scritto nella vita” – ha affermato Marisa – “ma da quando è venuta a mancare Alda, sento di essermi avvicinata ancora di più alla scrittura. È come se me la sentissi addosso, come se la poetessa mi dettasse, mi guidasse nella stesura delle emozioni e dei pensieri”. Nel corso dell’incontro Marisa ha letto alcune poesie inedite della Merini. Poesie che molto spesso venivano dettate, soprattutto nel periodo di ricovero ospedaliero. Su un foglio poche parole della poetessa milanese esprimono ammirazione per le creazioni poetiche di Marisa. A suggellare la loro consonanza poetica c’è anche un anello che Alda ha donato alla scrittrice, esibito con orgoglio dall’amica.

Nel 2001 Marisa ha vinto un premio nazionale di poesia dedicato alla Merini con la lirica “Donna di cuori”. Ha scritto i libri “Canto d’amore” e “La danza delle calze bianche”. La sua vena creativa si è instradata anche nell’arte. Tra le numerose produzioni della Tumicelli si segnala la mostra di installazioni con percorso poetico di scritture “Alfabeti di idee”, allestita nella chiesetta del Cristo nel Castello scaligero di Villafranca. Si tratta di installazioni create con materiali vetrosi recuperati nelle formaci di Murano. Il connubio tra arte e letteratura è ben visibile anche nei libri d’autore che Marisa ha realizzato attraverso frammenti di materiali diversi cui vengono attribuiti nuovi significati. A testimonianza del ruolo centrale della artistica e poetica nella sua esistenza, l’artista ha rivelato che a marzo uscirà presso la casa editrice Supernova l’antologia poetica “Tra velme e barene”.

Vito Digiorgio

About Vito Digiorgio

Giornalista pubblicista iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2013. Si è laureato all'Università di Udine con una tesi sulla filologia italiana. Collabora con alcune testate giornalistiche on line.

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