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Se ti abbraccio non avere paura. Un viaggio nella gioia di vivere.

Un abbraccio, e non poteva essere differente, ha concluso mercoledì 27, in piazzetta del Lionello a Udine, il secondo appuntamento di Writers & Words in a place, il talk show nato dalla collaborazione tra la libreria Ubik e il bar-ristorante Pane Vino e San Daniele, con la partecipazione di Telefriuli e il patrocinio del comune di Udine. Ospite della serata è stato Fulvio Ervas, scrittore giallista, appassionato e insegnante di chimica in una scuola superiore del trevigiano. La presentazione del suo nuovo libro “Se ti abbraccio non avere paura”, by Marcos y Marcos Editore, ha sollecitato l’interesse degli ascoltatori, che numerosi hanno affollato gli spazi preparati per l’evento. Il romanzo sta incontrando un forte gradimento di pubblico e notevoli riscontri a livello nazionale, vantando ben 11 ristampe in appena 40 giorni, tanto che lo stesso scrittore ha confessato di essere rimasto sorpreso del grande successo ottenuto. Fulvio Ervas, legato al filone dei romanzi gialli, ha intrattenuto il pubblico raccontando i suoi dubbi iniziali e le gioie immediatamente successive incontrati nel cimentarsi con un progetto completamente nuovo rispetto alla sua esperienza di scrittore, capitatogli quasi per caso tra le mani e che ha dato vita a un rapporto di passionale sinergia con i protagonisti del racconto e del viaggio: Franco, il padre, e Andrea, il figlio autistico. L’autore ha proseguito dilettando il pubblico con la descrizione dei momenti e degli accadimenti della scrittura, dell’evoluzione dello splendido rapporto con i protagonisti, degli incontri protrattisi per mesi al fine di tradurre i diari, delle scoperte compiute insieme ad essi. Ervas, infatti, si è soffermato sul gran senso di meraviglia vissuto nell’ascoltare i racconti in tutta la loro intrinseca passionalità, intensità e bellezza.

E il libro dimostra di essere, certamente, scrittura, ma anche altro.

“Se ti abbraccio non avere paura” è, sì, un libro ma è anche è un viaggio. E’ un viaggio nel viaggio. E’ un viaggio fisico, geografico, emotivo, di polvere e passione, sole e asfalto, paura e coraggio. E’ il viaggio di un padre che lo sa che la vita è meravigliosa e che il proprio figlio è straordinario. E’ il viaggio di un padre con un figlio che adora la vita e la celebra in ogni istante secondo un codice personale e con un cuore grande e unico, che batte forte. E’ il rapporto tra i due si svolge in una dimensione senza tempo, ma nel rispetto del tempo, dagli orizzonti allargati, dalle fughe imprevedibili, dai cieli variopinti. La meraviglia di questo racconto, che batte con precisione come il motore di una moto e rifugge lo stereotipo della spettacolarizzazione del dolore e della difficoltà, introduce il lettore in un mondo nuovo in cui la celebrazione della grazia della vita fa da sfondo al rapporto d’amore padre-figlio, Franco-Andrea, che ci offrono una visione nuova in cui la difficoltà e il dolore sono vissuti con la gioia e il coraggio che la vita, a gran voce, richiede. Nel rispetto delle identità, delle autonomie, delle diversità il viaggio dei due scorre alla riscoperta di un rapporto simbiotico con quanto circonda e attraversa l’esistenza. La scoperta del tempo, dei limiti, delle proprie fragilità, della percezione differente, del sogno e della bellezza sono solo alcuni degli ingredienti che possono invitare il lettore a una notte insonne pur di scoprire cosa stia per accadere, cosa si possa celare nelle pagine successive, come andrà a finire. E questo è il bello. Che nulla finisce, ma tutto continua perché questo è un libro che entra dentro, e quando è entrato non va più via, per la straordinaria umanità e verità dei protagonisti, per l’umiltà e onestà intellettuale dell’autore, per la grazia e la leggerezza che c’è nell’esistenza di ognuno.

Al termine del talk show, Ervas ha trovato il tempo di rispondere ad alcune nostre sollecitazioni, confermando il suo desiderio e il suo intento di scrivere quest’opera lavorando in direzione uguale e contraria a quella dello spettacolo delle difficoltà. L’intento dell’autore è stato quello di trasmettere l’energia di Franco, la sua voglia di vivere e di far vivere esperienze forti a suo figlio ponendo, indubbiamente, la lente di ingrandimento sull’autismo ma parlando al lettore e offrendo un quadro differente che si sofferma, anche, sulla responsabilità, sulla bellezza, sul rischio e su tutte le problematiche che un viaggio può comportare, sulla relazione tra padre e figlio, che si costituisce fisicamente ed emotivamente, e annovera anche la possibilità di scambi di messaggi tramite il computer. Una relazione che tanto ha insegnato allo stesso Ervas e tanto ha da trasmettere a chi si accinga a curiosare tra le pagine del libro. Il lettore, infatti, può scoprire l’intimità che si crea tra i due protagonisti, che permette di salire gli scalini delle difficoltà, con consapevolezza ma anche con leggerezza, proprio perché ogni cosa può svolgersi secondo una sorta di normalità dell’evento.

Un insegnamento straordinario, un inno alla vita, una fantastica alchimia.

E Fulvio Ervas e “Se ti abbraccio non avere paura” ci confermano che alcune alchimie possono essere in grado di suscitare reazioni meravigliose e sorprendenti e, come alcuni viaggi vissuti da viaggiatore, possono permettere di cambiare il proprio punto di vista su quanto ci circonda.

A Fulvio, a Franco, ad Andrea e a tutti i lettori, buon proseguimento del viaggio!

Gianpiero Bruno & Carlo Liotti

© Riproduzione riservata

 

About Carlo Liotti

Giornalista Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti da Aprile 2013. Dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari. Appassionato di fotografia e di viaggi, capo redattore de ildiscorso.it, reporter/collaboratore per altri canali di comunicazione.

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