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Viaggio in Ucraina – Kiev, la capitale in cerca dell’Europa

Viaggio in Ucraina – Kiev, la capitale in cerca dell’Europa

In quell’alba gelida e incerta, ero in coda alla biglietteria nella stazione di Kharkiv; una coda disordinata e caotica, come se tutti in quel momento avessero deciso di abbandonare la città. Il treno per Kiev era in partenza e l’attesa era ancora lunga, quando a un certo punto mi sento toccare alle spalle da un uomo che, dopo una serie di parole per me incomprensibili, lo sento pronunciare a voce alta “Kiev!Kiev!” invitandomi a seguirlo.20150424_172044 Io, ancora stordito dal sonno e dalla ressa, seguo questo individuo che mi accompagna quasi come un maestro fa con i suoi scolari. Attraversiamo gallerie e sottopassaggi fino ad arrivare a uno spiazzo dove sostava un pulmino bianco con 2 cartelli nella vetrata anteriore, Poltava – Kiev. 20150424_164857Lo sconosciuto mi consegna all’autista del veicolo, il quale mi fa intendere che è diretto nella capitale; purtroppo la conversazione prosegue in lingua russa. Una donna, seduta nel fondo del pulmino, vedendomi spaesato da quei suoni incomprensibili, decide molto gentilmente di tradurmi in inglese le parole del conducente; intanto il sole aveva preso il posto delle nuvole e il clima si era decisamente riscaldato. A bordo del veicolo mi lasciavo gli ultimi edifici di Kharkiv alle spalle e mi assopivo dolcemente. Al mio risveglio eravamo fermi in una parcheggio alla periferia di Poltava; mi trovo davanti agli occhi l’autista, che mi accompagna quasi di peso insieme al mio zaino a bordo di un altro veicolo, molto simile al primo. 20150423_120804Con una gestualità universale l’uomo mi fa capire che con il nuovo mezzo avrei raggiunto la Capitale.20150424_155740 Messomi comodo al mio posto, il “nuovo” pulmino iniziò la sua corsa su un’autostrada, dentro una grande pianura brulla. In uno stato di dormiveglia mi accorsi che dal televisore posto vicino all’autista veniva trasmesso un programma in cui era ospite un noto cantautore italiano, oramai bistrattato da tempo dagli schermi del Nostro Paese. Nelle prime ore del pomeriggio il pulmino aveva abbandonato l’autostrada per procedere a passo d’uomo in un viale, dove il traffico la faceva da padrone, che si inerpicava su un rilievo dove si potevano scorgere grossi edifici a perdita d’occhio; eravamo a Kiev. Mi ci volle un pò di tempo per capire la nuova realtà che mi si prospettava davanti, anche perché a breve avrei dovuto cercare una sistemazione nel centro di una metropoli di circa 3 milioni di abitanti. Durante i giorni seguenti riuscii a fare una vera e propria “full immersion” nella capitale Ucraina. Lo scenario che avevo davanti ai miei occhi era di una grande città con una gran fretta, in tutti sensi e in ogni direzione; sicuramente la più importante e la più urgente: l’Europa. 20150423_114900L’antico nucleo cittadino, posto alla sommità di una delle tante colline su cui la metropoli è distesa, presenta le maestose chiese medioevali di San Michele e Santa Sofia completamente restaurate dopo anni di abbandono, a causa della laicizzazione imposta al Paese dal vecchio regime. La rimessa a nuovo ha riguardato un gran numero di palazzi risalenti all’epoca zarista; uno in particolare è stata la residenza di Nicola II, ultimo Zar di tutte le Russie. Nella collina attigua, la più alta della città dove si ha un ottimo scorcio sul fiume Dniepr, sorge il quartiere completamente edificato in epoca sovietica, nella quale risiedevano i burocrati e i gerarchi dell’ex Repubblica Socialista Sovietica Ucraina. 20150423_121808Oggi è la residenza presidenziale della nuova Ucraina, con i recenti nomi e simboli che soppiantano quelli passati. Al centro fra le alture, come una piccola vallata urbana, vi è Piazza Maidan, il cuore della città. 20150423_111851Nel marzo 2014 è stata la piazza teatro della ribellione di alcuni giovani, sfociata in vero scontro armato, il quale ha portato alla destituzione dell’ormai ex Presidente Viktor Yanukovic, ultimo eletto dal popolo. C’è un grosso spazio recintato con dei massi divelti, che quei giovani in preda all’esaltazione, lanciarono verso il palazzo presidenziale assieme alle bombe artigianali; il tutto è ricordato attraverso foto e lapidi commemorative sotto una grossa colonna con la statua della Vittoria posta in cima, al centro della piazza. Altre moderne costruzioni, come il grande Stadio Olimpico costruito in occasione  del Campionato di Calcio – Euro 2012, nuove sculture in arte contemporanea assieme a fabbricati meno moderni ma dove si possono leggere nomi di grosse catene commerciali internazionali completano il panorama e la voglia di cambiamento di questa Capitale.20150422_160801 L’ultimo mio ricordo di Kiev è stato un episodio per me difficile da dimenticare in quanto ricco di significato. 20150424_172300Mi trovavo a bordo della metropolitana diretta verso la Stazione principale; accanto a me c’era un ragazzo poco più che adolescente in completa uniforme militare. Sorrideva e orgoglioso mostrava il suo zaino e il suo basco con le mostrine Giallo-Blu alle sue amiche coetanee, anch esse sorridenti.

Andrea Forliano

About Andrea Forliano

Nato a Bari il 22/05/1978,vive a Trieste,di formazione umanistica sta completando il corso di laurea in Storia indirizzo contemporaneo,è da sempre appassionato di storia,viaggi,letteratura,politica internazionale e in costante ricerca di conoscere nuove culture.Inoltre segue l'attualità,il calcio,il cinema e il teatro

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