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Nel Blu Dipinto di Blu

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Recensione del libro Conosci l’Estate, di Simona Tanzini

Conosci l'Estate, di Simona Tanzini

 

Copertina blu con una bella immagine a colori, carta palatina avorio, caratteri eleganti ed estremamente leggibili, impaginazione accattivante. Sono passati ormai quasi dieci anni da quel pomeriggio trascorso in libreria alla ricerca di un titolo interessante.

Su uno dei tavoli espositivi erano disposti come soldatini alcune decine di volumi di vari autori. La mia
attenzione cadde senza indugio su una elegante copertina blu. Si trattava di un volume delle edizioni Sellerio di Palermo – “La forma dell’acqua” di Andrea Camilleri – che di lì a breve si sarebbe imposto come uno dei titoli più venduti in Italia.

Non solo: avrebbe dato il meritato successo anche alla serie televisiva con protagonista il Commissario Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti. Mai avrei pensato che dopo qualche anno uno scaffale intero della mia libreria si sarebbe totalmente tinto di blu: uno dopo l’altro ho acquistato quasi tutti i volumi pubblicati dalla Sellerio, con particolare attenzione alla serie di Andrea Camilleri.

La casa editrice siciliana ha prodotto negli anni volumi scritti da molti autori italiani e stranieri, giallisti e non, prima poco conosciuti al grande pubblico. Solo per citarne alcuni: Maj Sjowall e Per Wahloo, autori svedesi, marito e moglie, che hanno scritto i loro racconti gialli a quattro mani, Marco Malvaldi, chimico appassionato di scrittura, Andrea Carofiglio, magistrato-giallista e Marco Manzini, il “padre” del vicequestore Rocco Schiavone.

Recentemente ho letto “Conosci l’estate?” di Simona Tanzini, un libro che mi ha appassionato per la sua originalità.

Protagonista di questo romanzo è Viola, giornalista di una famosa emittente televisiva, in esilio volontario a Palermo, quella che secondo lei è la città più all’estero che abbia mai visitato.

Viola è affetta da sinestesia cromatica: il titolo si riferisce alla canzone di Fabrizio De Andrè dove viene citato il “colore del vento”. Musica uguale colore, la quinta di Beethoven è per lei rosso bordeaux. La materia è fatta di particelle e potrebbe essere fatta di particelle del suono, elementi essenziali della materia.

Quindi per Viola la realtà potrebbe essere composta da quanti musicali: le persone hanno una musica e un loro colore, solo le persone strane non hanno né colore né musica: sono le persone da cui è meglio tenersi lontano.

In un caldo agosto palermitano, soffia da giorni uno scirocco insopportabile, Viola è in ferie e si trova coinvolta per caso nel duplice omicidio di due bellissime giovani ragazze. La protagonista, giornalista di professione e detective per caso, accompagnata da un giornalista ocra, un ex caporedattore azzurro cielo, un presunto colpevole carta da zucchero e un poliziotto Zelig che cambia colore, ci guida alla scoperta dei suoi luoghi preferiti: la Cala, lo Spasimo e la Cattedrale.

Ma la vera protagonista della storia è Palermo, la città ossimoro: è bellissima ed è un incubo, è sporca e scintillante, si scontrano culture diverse, e come risultato finale poco si incastra e niente funziona.

Il tema portante è quello della colpa e dell’innocenza, mentre traspare il ritratto di una donna che avverte che in lei “si sta allargando il buio”, vivendo con tristezza e divertimento, malinconia ed entusiasmo. Sentimenti contraddittori che, tutto sommato, ognuno di noi nella propria vita ha sperimentato.

About Emanuele Casamassima

Nato a Venezia nel giugno del 1958. Dopo la maturità classica si occupa di giornalismo, grafica ed editoria. Svolge la funzione di addetto stampa in ambito sportivo e scrive di calcio, basket, rugby e baseball. Entra a far parte della redazione del periodico "Il Punto"diretto da Piero Fortuna dove si occupa di articoli di attualità, sport e spettacolo. Nel contempo frequenta il prestigioso studio grafico di Ferruccio Montanari e collabora con la casa editrice Casamassima fondata dal padre Mario. Hobby principale: la cucina.

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