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Oggi 12 giugno alle 18 in sala Ajace per UdinEstate LA STORIA DI UDINE “DAL TRAM A CAVALLI AL CAVALLO D’ACCIAIO”

“Viene accordato a Valentino Carlino prelazione di tre anni a datare dall’epoca del contratto un sussidio annuale di fiorini 500 onde venga da esso attivato un servigio di almeno sei vetture pubbliche cosiddette Broom, pel servigio della città e specialmente dalla stazione ferroviaria, lasciando al Municipio la cura di fissare un apposito regolamento che fissi rigorosamente le modalità da seguire dell’imprenditore in modo che la detta spesa porti al comune reale vantaggio […]. Voti favorevoli 19, contrari 4”. Recitava così la delibera del 18 maggio 1866 con cui il Consiglio comunale di Udine istituì in città il servizio pubblico di trasporto tranviario. Un momento storico da cui parte il viaggio “Udine: dal tram a cavalli al…cavallo d’acciaio”, il libro di Natale Zaccuri dedicato all’evoluzione dei mezzi di trasporto cittadini, che sarà presentato dallo stesso autore domani 12 giugno alle 18 in sala Ajace nell’ambito delle iniziative di UdinEstate 2012. “La storia che abbiamo scelto di raccontare – spiega Zaccuri, uno dei decani del Consiglio comunale di Udine – è storia di movimento: una storia con radici, crescita e sviluppo in questa città più che millenaria. La sua prima citazione, infatti, risale al riscontro nel famoso Diploma dell’Imperatore Ottone II, datato 11 giugno 983, la cui copia autentica è custodita nell’Archivio Capitolare Cittadino”. Nel 1983, anno del Millenario, vennero lanciate diverse iniziative celebrative, anche editoriali. “Fu allora – ricorda Zaccuri – che venne presa la decisione di realizzare una pubblicazione significativa, legata alla nascita e alla crescita del servizio del trasporto pubblico cittadino dalle origini ai nostri giorni”.  Correva l’anno 1983, e dalle Grafiche Missio uscì la prima edizione del “Tram di Udin”, un titolo in lingua friulana perché, come scrisse il presidente dell’allora Azienda Trasporti Municipali, Erminio Bruno, si trattava della “rivisitazione di un’attività pubblica, sicuramente integrante della storia della nostra gente”. Sette anni dopo, nel 1990, dalle Arti Grafiche friulane, sulla scorta della favorevole accoglienza della prima e pur contenuta edizione, vedeva la luce, riveduta e ampliata, quella più corposa e completa comprendente i collegamenti storici rilevanti con l’interland udinese. “Perché quel mezzo sferragliante – ricorda Zaccuri – non era solo il “Tram di Udin”, ma anche il “Tram par lâ a Udin”, o, anche, il “Tram blanc”, come pure la “Vacje di San Denel”. Da qui nasce l’idea di questa pubblicazione”.

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