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“ADRIATICO SENZA CONFINI”: L’ACCESSIBILITA’ IN PRIMO PIANO, ANCHE AL CASTELLO DI UDINE

 Progettare l’accessibilità di un bene culturale o di un museo significa renderlo un luogo inclusivo, sicuro, accogliente e qualitativamente migliore per tutti i potenziali utenti, garantendo il libero accesso alla comunicazione e all’informazione affinché sia possibile una fruizione del patrimonio e delle conoscenze per tutti.

Con questo obiettivo è stata realizzata “Adriatico senza confini. Via di comunicazione e crocevia di popoli nel 6000 a.C.”, allestita presso il Castello di Udine sino al 22 febbraio 2015. Il design grafico sperimenta l’accessibilità attraverso la semplificazione degli aspetti visivi: la fruibilità delle didascalie e dei pannelli illustrativi è favorita grazie ad appropriate dimensioni, collocazione e facilità di avvicinamento. La provenienza dei reperti è chiaramente individuabile dalla presenza di mappe semplificate poste alla base di ciascuna bacheca. Il percorso espositivo presenta più livelli di approfondimento e di accessibilità, grazie alla presenza di video animazioni didattiche e di una proiezione scenografica che porta il visitatore a “navigare” oltre i confini dei canoni delle classiche esposizioni archeologiche.

Talvolta, infatti, il gap tra livello dei supporti informativi e didattici e livello conoscitivo del pubblico può essere tale da impedire una comprensione piena ed il conseguente arricchimento del visitatore. In altre occasioni sono presenti barriere architettoniche che interessano le disabilità visive, uditive e motorie che impediscono un accesso pieno ai luoghi di interesse culturale.

Gli accorgimenti adottati sono il risultato di un percorso interdisciplinare di approfondimento delle tematiche inerenti all’abbattimento delle barriere fisiche e sensopercettive condiviso e partecipato.

“Adriatico senza confini” ha fatto un primo passo – anche se sicuramente non definitivo – verso il diritto di assicurare a tutti l’accesso al bene culturale e alle conoscenze, anche in un edificio come il Castello di Udine, che ha un’origine storicamente inaccessibile.

Il testimonial di questo percorso è Andrea Stella, intervistato in qualità di velista per raccontare le difficoltà del Mare Adriatico, ma anche quale portavoce dell’accessibilità. Andrea Stella ha infatti realizzato un catamarano nel quale una persona disabile può essere autonoma sia per le esigenze personali sia per partecipare alle manovre veliche e con il quale ha attraverso l’oceano con velisti del calibro di Giovanni Soldini e Mauro Pelaschier. Con il catamarano accessibile ha dimostrato che una progettazione integrata di oggetti e luoghi, l’attenzione all’accessibilità rappresenta un punto di forza e non di debolezza che va a vantaggio di tutti e non solo delle persone disabili.

Il 3 dicembre, in occasione della giornata internazionale istituita dalle Nazioni Unite e dedicata alle persone con disabilità, il Museo Archeologico dei Civici Musei di Udine organizza dalle 15 alle 17 un laboratorio gratuito per bambini fino ai 10 anni “Viaggio ad occhi chiusi nella preistoria“. L’iniziativa, secondo un percorso a più livelli tematici ed esperienziali, intende approfondire la conoscenza della preistoria, affrontando i temi dell’evoluzione dell’uomo e della sua cultura materiale attraverso un laboratorio tattile. Contestualmente sarà organizzata una visita guidata gratuita per adulti alla mostra “Adriatico senza confini. Via di comunicazione e crocevia di popoli nel 6000 a.C.”.

I bambini entrano gratuitamente mentre gli adulti pagano il biglietto d’ingresso al Museo (5 euro). La prenotazione non è obbligatoria.

 

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