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ALTA FORMAZIONE AL MUSE

Cinque proposte per vivere da protagonisti la ricerca naturalistica condotta dal MUSE

Sono cinque le proposte di alta formazione ideate dal MUSE Museo delle Scienze di Trento per i prossimi mesi. Rivolte a studenti universitari e dottorandi, i corsi approfondiscono con lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche alcuni temi legati all’ambiente naturale. Tra questi, lo studio delle diatomee, il ruolo degli insetti terrestri come bioindicatori, lo studio dei macroinvertebrati d’acqua dolce e l’analisi di dati di cattura, ri cattura e recupero applicata alla conservazione delle popolazioni animali. Un ultimo appuntamento invernale sarà invece dedicato al fototrappolaggio, all’ analisi numeriche e all’impiego di GIS durante la quarta edizione della scuola in biodiversità tropicale. I corsi si terranno presso la Stazione limnologica del Lago di Tovel, sede territoriale del MUSE vocata alla ricerca e divulgazione legati alla natura e all’ambiente lacustre, presso il MUSE e al Centro di Monitoraggio ecologico sui Monti Udzungwa in Tanzania.

Si inizia nel mese di giugno presso la Stazione limnologica del Lago di Tovel con una triplice proposta: Dal 30 giugno al 4 luglio, “Studio delle diatomee”. Il corso permetterà di acquisire le competenze di base necessarie allo studio delle alghe unicellulari, attraverso lezioni teoriche e pratiche. Sfruttando l’ampia varietà di ambienti acquatici presenti nella Val di Tovel e nel territorio del Parco Adamello Brenta, e applicando diverse metodologie di prelievo, preparazione e osservazione, si apprenderanno le caratteristiche morfologiche, fisiologiche ed ecologiche di queste interessanti microalghe. Dal 14 al 18 luglio, si svolgerà “Gli insetti terrestri come bioindicatori”, corso con l’obiettivo di illustrare i principali taxa della fauna entomologica terrestre utilizzabili come bioindicatori. Nel corso di lezioni teoriche e pratiche (sul campo e in laboratorio), verranno trattati argomenti quali: sistematica/tassonomia, ecologia, modalità di censimento e monitoraggio dei taxa a oggi maggiormente impiegati nelle indagini naturalistiche (es. Coleotteri, Ditteri e Lepidotteri) e le cui nozioni sono richieste in ambito lavorativo. Dal 28 luglio al 1 agosto, “Studio dei macroinvertebrati d’acqua dolce”: il corso, strutturato in lezioni teoriche, attività di campo e di laboratorio ha l’obiettivo di fornire nozioni inerenti la tassonomia ed ecologia dei principali gruppi di macroinvertebrati che vivono nei laghi, nei torrenti e nelle sorgenti. Particolare attenzione verrà dedicata ai ditteri chironomidi e agli oligocheti anche sulla base del loro ruolo nella valutazione della qualità ambientale. Saranno condotte raccolte di campo e analisi di laboratorio (smistamento, determinazione e conteggi) che permetteranno di acquisire le competenze di base necessarie allo studio dei macroinvertebrati acquatici e all’applicazione di indici biotici. In autunno, dal 3 al 7 novembre, al MUSE – Museo delle Scienze si parlerà di “Introduzione all’analisi di dati di cattura, ricattura e recupero applicata alla conservazione delle popolazioni animali”. Il corso ha come finalità la formazione dei partecipanti all’utilizzo delle tecniche analitiche per la stima dei parametri demografici di popolazioni animali a partire da dati individuali. Durante il corso si alterneranno lezioni teoriche e pratiche, utilizzando i software MARK, U_CARE ed R. Il corso è primariamente rivolto a studenti, ricercatori e persone coinvolte nella gestione della fauna selvatica. Infine, dal 28 dicembre 2014 al 10 gennaio 2015, presso l’Udzungwa Ecological Monitoring Centre, da circa dieci anni sede Territoriale del MUSE in Tanzania, si svolgerà la “Tropical Rainforest biodiversity: GIS and field tools for assessing, monitoring and mapping”. La Il corso, organizzato assieme all‘Università di Trento e altri partner internazionali tra cui il Centro di Macroecologia dell’Università di Copenhagen, è aperto a studenti e dottorandi in discipline attinenti allo studio della biodiversità tropicale, e fornisce gli strumenti teorici e pratici per lo studio e il monitoraggio faunistico in ambienti tropicali. Particolare approfondimento viene riservato ai metodi di campo quali il fototrappolaggio e i transetti lineari, e analisi numeriche sia non spaziali che tramite impiego di GIS. La scuola si svolge in inglese, ed è ospitata dall’ostello della stazione scientifica del MUSE in Tanzania

(www.udzungwacentre.org).

La ricerca al MUSE

Non solo museo, il MUSE è anche un centro di ricerca multidisciplinare, di base e applicata, nel settore delle scienze naturali. La ricerca del MUSE indaga, interpreta, educa, dialogare sui temi della natura, della scienza, dell’innovazione e del futuro sostenibile. Per la sua consolidata capacità di produrre e divulgare contenuti scientifici di alta qualità, il MUSE è l’unico museo a essere stato riconosciuto dalla Provincia autonoma di Trento come “ente di ricerca”, al pari dell’Università e delle due fondazioni Mach e Kessler, ed essere entrato a far parte del “Sistema Trentino della Ricerca e dell’Alta Formazione”. La ricerca al MUSE è svolta da otto unità (denominate sezioni scientifiche) a cui afferiscono complessivamente oltre 40 ricercatori: Botanica, Limnologia e Algologia, Zoologia degli Invertebrati e Idrobiologia, Zoologia dei Vertebrati, Biodiversità tropicale, Geologia, Preistoria, Scienze e società.

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