Lunedì 24 marzo, alle ore 18, nella Sala dei Portolani del Civico Museo del Mare, in Via di Campo Marzio 5
Evento in collaborazione con: Associazione di volontariato CITTAVIVA, Ingresso gratuito sino al limite dei posti disponibili. Il Civico Museo del Mare è comodamente raggiungibile con i bus 8, 9 e 15.
Idrografia è una parola composta da “idro”, che ha a che fare con l’acqua, e “grafia” che sta per descrizione. Si tratta di effettuare una collezione di informazioni del fondo marino, conoscendo, per un cospicuo numero di punti, la loro posizione e il loro valore altimetrico. Illustreremo questa disciplina così affascinante. Ci fermeremo al secolo scorso, appena prima dell’intervento dell’informatica e prima della nascita del GPS. Parleremo dei vari aspetti di questo lavoro: il posizionamento planimetrico, la determinazione dei fondali e il disegno finale che ci permette di ottenere una carta nautica completa. E’ un’esigenza sentita fin dall’antichità quando i vari esploratori dovevano riportare informazioni dai loro viaggi. Fino agli anni ’30 del secolo scorso si usavano normali tecniche di navigazione per “fare il punto”, ovvero determinare la posizione, e uno scandaglio a mano, ovvero un peso sospeso con una cima graduata per conoscere il fondale. Poi è intervenuta l’elettronica con l’ecografo, o ecoscandaglio. Si basa sull’uso di segnali acustici che vengono trasmessi da un’apposita apparecchiatura e vengono riflessi dal fondo marino. Alla fine il suono riflesso viene captato dalla stessa apparecchiatura che lo ha lanciato. Durante la serate mostreremo anche alcuni antichi scandagli, ne descriveremo brevemente alcune caratteristiche e il loro funzionamento.
GIULIO SALVADOR dopo gli studi presta in Marina Militare il suo servizio presso l’Accademia Navale di Livorno, consegue il grado di Ufficiale “rotta e telecomunicazioni”. E’ imbarcato su nave idrografica dove impara a destreggiarsi nel compito di esecutore di rilievi per le carte nautiche. Successivamente viene chiamato a ricoprire l’incarico di topografo e idrografo da imprese di lavori civili e marittimi, fra cui la Micoperi, la CST (Condotta Sottomarina Trieste), la Saipem e, alla fine della carriera, la Grandi Lavori Fincosit. Con essa collabora per la costruzione di un pontile su pali a Livorno, del ponte sul fiume Po per l’alta velocità ferroviaria a Piacenza e, più recentemente, è nel cantiere per il progetto Mo.S.E. per la salvaguardia fisica di Venezia.Come ultimo incarico contribuisce ad allestire i controlli e le procedure topografiche per il piazzamento subacqueo delle grandi strutture destinate a far funzionare ed accogliere le paratoie del MOSE. In pensione si dedica al volontariato e collabora con l’Università della terza età di Trieste come insegnante di computer, navigazione, topografia e mappe.