L’ultima settimana della vita di Gesù, dall’entrata a Gerusalemme alla crocifissione, raccontata a ritmo di rock, in un’atmosfera molto anni Settanta, vibrante di voglia di libertà e di passione…
Jesus Christ Superstar di Andrew Lloyd Webber e di Tim Rice, nella regia di Massimo Romeo Piparo e con, nel ruolo del titolo, il carismatico Ted Neeley (che fu Jesus nel celebre film) arriva a Trieste, nel cartellone Musical del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dal 21 al 25 gennaio.
Solo dal genio di Andrew Lloyd Webber e di Tim Rice ci si poteva attendere una rock opera costruita su questi temi del Vangelo. Jesus Christ Superstar debutta a Broadway nel 1971, nel 1972 è nel West End e il suo successo è tale da imporre subito il musical fra i maggiori successi di Londra dove resterà in scena per otto anni continuativamente. Poi, in successive rinnovate edizioni, ha continuato a raccogliere applausi praticamente fino ad oggi. Intanto, nel 1973, ottiene clamoroso successo la trasposizione cinematografica del musical, firmata da Norman Jewison e divenuta un vero e proprio cult, come anche tanti brani della partitura, da I don’t know how to love him a Gethsemane. Ne erano protagonisti Carl Anderson nel fondamentale ruolo di Giuda (lo spettacolo asseconda interamente il suo punto di vista) e nel ruolo del titolo, da Ted Neeley.
È un vero evento per l’Italia che ora, sia proprio quest’ultimo – una vera icona nonché un cantante rock di primo livello – a interpretare Gesù nell’edizione italiana del musical, firmata da un regista visionario come Massimo Romeo Piparo che a questo spettacolo ha dedicato anni di studio ed energie.
Piparo è stato il primo nel 1994 a mettere in scena il musical sui palcoscenici nazionali e l’esito notevolissimo che lo ha accompagnato fin dall’esordio lo ha spinto a riprendere e riproporre lo spettacolo in edizioni diverse, fino a quella che applaudiremo ora al Politeama Rossetti, con un allestimento privo di chiare connotazioni temporali ma molto curato e vivo di idee e sorprese: ballerini, mangiafuoco, acrobati che fanno da contorno all’interpretazione dei grandi protagonisti supportati dall’orchestra del Maestro Emanuele Friello.Ted Neeley è il cuore di quest’operazione, un vortice di energia e carisma che il pubblico attende, applaude, omaggia – fin dall’inizio del tour – attendendo ore e ore dopo lo show, in fila, per un suo autografo, una foto o una stretta di mano.
«Sognavo di essere in Italia da bambino – ha confidato Ted Neeley intervistato recentemente dal Corriere della Sera – ora ho l’opportunità di essere qui chiamato a collaborare con Jesus Christ Superstar: con gratitudine ho accettato questo onore di continuare l’esperienza di una vita».
La versione italiana in lingua originale firmata da Massimo Romeo Piparo, autore e regista dallo stile innovativo, compie 20 anni e vanta ormai numerosi record e grandi numeri: tre diverse edizioni prima di questa, 11 anni consecutivi in cartellone nei Teatri italiani dal 1995 al 2006, oltre 1.000.000 di spettatori, più di 100 artisti che si sono alternati nel cast, 19 regioni e più di 1.000 rappresentazioni in 84 città italiane.
«E così, con la stessa emozione del primo giorno di repliche in quel lontano 1994 – spiega il regista – ogni sera si rinnova il magico rito che ci restituisce l’idea di un mito eterno. Il suo confronto con la stessa ragione di essere: da un lato il popolo, dall’altro chi lo governa. Tutti al contempo artefici e vittime di un tradimento commesso per amore da chi “vive per la morte” e il cui ruolo si compirà solo quando, abbandonata la veste istituzionale di custode di un sodalizio di vita, offrirà e procurerà per sé la morte. Un mito eterno per un popolo che ancora oggi non ha smesso di subire il proprio martirio ma ha visto moltiplicarsi la serie di martiri diretti o indiretti: si continua a morire perché altrove, in questa terra, è deciso così. Non cercate di trovare segni in questa messinscena, né confronti con epoche, fasi storiche: c’è l’eterno, intramontabile senso di angoscia per un’umanità che da sempre elegge i propri messia per poi mandarli al martirio, crea i propri miti per poi distruggerli, professa la propria ideologia per prontamente rinnegarla».
Jesus Christ Superstar di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber va in scena nella regia di Massimo Romeo Piparo, con la direzione musicale di Emanuele Friello, le scene di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso, i costumi di Cecilia Betona, le luci di Umile Vainieri, il suono di Luca Finotti e le coreografie di Roberto Croce.
In scena Ted Neeley interpreta Jesus, Simona Distefano è Maria Maddalena, Emiliano Geppetti ha il ruolo di Pilato), Paride Acacia è Hannas, Francesco Mastroianni interpreta Caifa, Salvador Axel Torrisi è Erode). Inoltre applaudiremo Claudio Compagno (Simone/Pietro) e, nel ruolo di Giuda, Feysal Bonciani. Nato a Firenze, classe 1990, Feysal è stato scelto da Massimo Romeo Piparo e da Ted Neeley, tra oltre cinquecento candidati arrivati da tutta Italia per le audizioni dello spettacolo. Sul palco anche l’Orchestra dal vivo di 12 elementi diretta dal Maestro Emanuele Friello, un ensemble di 24 acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini.
Lo spettacolo è prodotto dalla Peep Arrow Entertainment.
Jesus Christ Superstar va in scena da mercoledì 21 a domenica 25 gennaio. Le repliche serali si tengono alle 20.30 ogni giorno da mercoledì 21 a sabato 24; le pomeridiane con inizio alle 16 sono invece in programma sabato 24 e domenica 25 gennaio. I posti ancora disponibili si possono acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti e accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.