Tanto di lui e della sua musica lo annuncia il suo volto: i tratti severi, lo sguardo inafferrabile, il sorriso contagioso. «Perché sono figlio unico, sono abituato a star da solo, non cerco e non ho mai cercato il sostegno del gruppo»: il romano Alex Britti è un chitarrista e un autore solista, fiero, deciso. Nel 1997 è arrivato il contratto con la Universal Music, con “Solo una volta (o tutta la vita)” che lo porta al successo popolare, esploso nel 2000 con il secondo album “La vasca”. Da lì non si è più fermato, ha collaborato con Mina, suonato con Ray Charles, senza negarsi nessuna esperienza, dai progetti blues di nicchia al talent show “Amici”, dove compare in qualità di professore nel 2018.
Un artista versatile, che nel corso degli anni ha saputo conquistarsi l’affetto del pubblico con un repertorio forse più noto per i suoi pezzi pop, ma dalla profonda e sincera anima blues e jazz.
In questi mesi Alex non si è mai fermato, e questo tour arriva dopo la pubblicazione di due singoli “Brittish” prodotto da Salmo e “Una Parola Differente” usciti nel 2020. Tra le due pubblicazioni ha svolto lezioni di chitarra online per raccogliere fondi per l’ospedale Niguarda e in occasione del Primo Maggio si è esibito di notte in una suggestiva piazza San Giovanni deserta interpretando “Hey Joe” di Jimi Hendrix nel 2020 ed ha aperto l’edizione 2021 al Parco della Musica.
Da “Mi piaci”, il pezzo che nel 1999 lo ha lanciato verso il successo, fino ai brani delle sue partecipazioni a Sanremo, alle canzoni squisitamente pop delle estati tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila, quando lui e Ricky Martin duellavano a colpi di “tormentoni”, fino alle collaborazioni con Edoardo Bennato e al suo lavoro per il cinema, con la composizione della colonna sonora del film “Immaturi” dell’amico regista Paolo Genovese. Pezzi strumentali, eseguiti con la chitarra blues, con Britti che non rinuncerà di mostrare al pubblico virtuosismi allo strumento e a rivelare un’anima blues e jazz che ha sempre rivendicato con orgoglio. E non mancheranno i grandi successi – “Solo una volta”, “Una su un milione”, “La vasca” che come sempre trascineranno ed emozioneranno il pubblico.
Il tour prevede la rivisitazione del repertorio di Alex in chiave più intimista, elegante e incalzante allo stesso tempo, in cui i brani di successo vengono affiancati da brani che lo stesso Alex ama definire i “lati B” quindi meno conosciuti, i non singoli ma, che incarnano alla perfezione lo spirito di questo progetto in cui per una volta “è la canzone al servizio dei protagonisti e non il contrario”.
Per questa sua nuova avventura ha scelto un compagno di viaggio ideale che si aggiungerà alla band, un musicista a tutto tondo, un trombettista che ha il suo stesso istinto, la sua stessa anima, Flavio Boltro. L’incontro tra due musicisti eclettici, due complici estremamente affiatati a cui bastano poche note di un brano per capire dove andranno a parare senza il bisogno di prove estenuanti, dove la fa da padrona l’improvvisazione e la capacità di ascoltarsi e la piena consapevolezza di parlare la stessa lingua, quella lingua dal sapore blues e jazz. Sul palco ad accompagnare i due protagonisti ci saranno tre musicisti, Davide Savarese alla batteria, Emanuele Brignola al basso e Mario Fanizzi al pianoforte e tastiere. Tre musicisti scelti perché capaci di esaltare tutti i momenti del concerto, professionisti concreti in grado di seguire, interpretare e farsi coinvolgere dall’onda affidandosi completamente nelle mani di chi condurrà la nave.