“Sabrina Brazzo, prima ballerina del Teatro alla Scala, danza nel ruolo di Gradisca nel balletto di Luciano Cannito Amarcord in scena al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia mercoledì 21 novembre alle ore 20.30. Fra le musiche quelle che Nino Rota compose per il capolavoro felliniano.”
L’immaginario che Federico Fellini riversava nei suoi film – un universo pieno di colori, movimento, umanità, contrasti – è destinato per sua natura a travalicare i confini della pellicola cinematografica. È ispirazione inesauribile per creazioni nuove. È quanto è avvento per Amarcord, balletto che il coreografo Luciano Cannito ha proposto – ispirandosi al celeberrimo film – per la prima volta nel 2005 e che ora rivisita in una versione coreografica elaborata per la Compagnia Danzitalia. Un’edizione resa preziosa dalle interpretazioni di Sabrina Brazzo – che danza nel ruolo di Gradisca – e della giovane rivelazione della danza Nicolò Noto (che sarà Titta) e dedicata al grande Maestro del cinema italiano in occasione della ricorrenza del ventesimo anniversario dalla sua scomparsa e del quarantesimo dal debutto della pellicola. Lo spettacolo va in scena a Trieste – ospite del cartellone Danza del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – mercoledì 21 novembre alle 20.30: unica replica. Dopo un applaudito debutto al nel 1995 al Teatro San Carlo di Napoli, Amarcord coreografato da Luciano Cannito, sulle musiche di Nino Rota, è andato in scena al Teatro alla Scala, al Teatro Massimo di Palermo e – cosa nient’affatto scontata – negli Stati Uniti dove ha ottenuto ottimi esiti al Teatro Metropolitan di New York ed a Los Angeles. In queste applaudite rappresentazioni nel ruolo di Gradisca danzava Sabrina Brazzo, prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano che ammireremo anche nell’edizione triestina di Amarcord. La danzatrice ritorna a questa coreografia – da lei particolarmente amata – e sostituisce la inizialmente annunciata Rossella Brescia, che a seguito di un serio infortunio in sala prove, è stata costretta a rinunciare interamente a questo spettacolo. «Tutto esaurito all’Orange County di Los Angeles dopo lo straordinario successo newyorkese del balletto Amarcord di Luciano Cannito rappresentato dalla Scala di Milano» scriveva al debutto il Los Angeles Times. In effetti il balletto ha tutti i numeri per divertire e conquistare il pubblico: è liberamente ispirato al film omonimo, in cui Fellini ricorda e reinventa la sua vita di ragazzo nella Rimini della prima metà degli anni Trenta. Diviene così un ironico e melanconico affresco dell’Italia fra le due guerre, dove il Fascismo e la Chiesa esercitavano il loro potere, influenzando la cultura ed il costume. Sul palcoscenico, percorso dalle musiche celebri di Nino Rota – ma anche da brani di Marco Schiavoni, Alfred Schnittke, Glenn Miller e da canzoni popolari – si sviluppa la storia di Titta, l’alter–ego del Fellini adolescente, e del piccolo, vitalissimo mondo che lo circonda: la famiglia, gli amici, i paesani… Un microcosmo di ritratti e di aneddoti legati ad un filo comune. A fare da fil rouge nella vicenda è l’amore giovanile di Titta per la bellissima Gradisca, la cui vicenda – come pure le altre, secondarie – lascia affiorare, attraverso le puntuali interpretazioni e l’accurato e vibrante linguaggio coreografico, un messaggio speranzoso e spensierato, che incarna la voglia di vivere dell’Italia di allora. Luciano Cannito – coreografo e regista di Amarcord – è una delle personalità più interessanti nel mondo della danza italiana contemporanea. Artista di notevole versatilità (se il balletto rimane il suo principale campo d’azione, va evidenziato il suo successo nel campo della regia lirica, nonché come autore di musical e prosa), è un professionista le cui coreografie sono apprezzate e richieste ben oltre i confini nazionali. È stato infatti rappresentato da New York a La Scala di Milano‚ dal Place des Artes di Montreal al Teatro dell’Opera di Tel Aviv. In periodi diversi ha assunto il ruolo di prestigio di Direttore Artistico e Coreografo Principale del Balletto di Napoli‚ del Balletto di Roma e del Teatro Petruzzelli di Bari, del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli e da settembre 2005 è Direttore del Corpo di Ballo al Teatro Massimo di Palermo. Ha esordito nella carriera di coreografo e regista in Israele nel 1986 con la produzione Passi Falsi, titolo a cui segue un vastissimo elenco di coreografie, spesso concepite per artisti del calibro di Carla Fracci, o, più di recente di Alessio Carbone o Sabrina Brazzo. Amarcord diretto e coreografato da Luciano Cannito liberamente ispirato all’omonimo film di Federico Fellini viene danzato su musiche di Nino Rota e Marco Schiavoni, Alfred Schnittke, Glenn Miller e su canzoni popolari degli Anni Trenta. I costumi sono di Roberta Guidi di Bagno. Danzano Sabrina Brazzo con i ballerini di DANZITALIA Italian Touring Dance Company: Nicolò Noto e Diego Millesimo, Sergio Nigro, Rossela Lucà, Grazia Striano, Veronica Maritati, Giacomo Deleidi, Giada Pallara, Calogero Failla, Vittoria Pellegrino, Raffaele D’Anna. Lo spettacolo è presentato da Daniele Cipriani Entertainment Amarcord rimane in scena solo mercoledì 21 novembre con inizio alle 20.30: è inserito nel cartellone Danza del Teatro Stabile regionale. Informazioni e biglietti per lo spettacolo sono disponibili presso i consueti punti vendita dello Stabile regionale, sul sito www.ilrossetti.it. Per informazioni si può contattare anche il centralino del Teatro allo 040.3593511. La Stagione 2012-2013 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste. Si ringraziano tutti i Soci, in particolare il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Trieste.
(La redazione)