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Apposti i sigilli al Deposito Giordani di Pordenone, nonostante le difficoltà si spera in una rapida riapertura.

Apposti i sigilli al Deposito Giordani di Pordenone, nonostante le difficoltà si spera in una rapida riapertura.

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Amarezza, molta amarezza, è il sentimento suscitato dalla notizia dell’apposizione dei sigilli al Deposito Giordani di Pordenone (nella nuova denominazione Deposito Concert Hall); il provvedimento è scattato domenica mattina – 24 aprile – a seguito delle proteste del comitato dei residenti di via Prasecco (dove è ubicata la sala), quando la Polizia comunale si è presentata presso la struttura con il decreto di sequestro preventivo notificato dalla magistratura.
Già nella precedente giornata di sabato la municipale era sul luogo per eseguire l’ordinanza ma il previsto concerto del gruppo metal degli americani Death Dta, con gli artisti già presenti e l’imminente arrivo del pubblico proveniente da tutto il triveneto hanno fatto propendere per rimandare il provvedimento di alcune ore onde evitare problemi di ordine pubblico.

Da tempo gli organizzatori avevamo cercato di trovare delle soluzioni che potessero evitare disagi ai residenti anticipando gli orari dei concerti di modo che potessero finire prima e organizzando un’apposita sorveglianza interna ed esterna sia per evitare schiamazzi che per gestire il traffico, oltre allo spostamento dell’ingresso e dell’uscita del locale nella parte più lontana delle case. Insomma, ogni sforzo per cercare di ridurre i possibili disagi è stato fatto.
Ciò purtroppo non è bastato, probabilmente i rapporti con i residenti della zona si sono sempre più logorati nel tempo fino a sfociare nell’esposto in procura che ha determinato la chiusura dell’unica realtà di una certa dimensione del pordenonese consacrata e votata alla musica live dove, negli anni, si sono esibiti artisti di livello internazionale provenienti da tutto il mondo con spettatori anche da fuori regione nonché da Austria e Slovenia.

Ora si spera che la situazione si sblocchi quanto prima visto che il calendario della Concert Hall è comunque fitto: il 6 maggio dovrebbe infatti partire proprio dal Deposito il tour del cantautore e polistrumentista toscano Francesco Gabbani, vincitore nelle Nuove proposte della 66° edizione del Festival di Sanremo, del Premio della critica Mia Martini  e del Premio Bardotti per il miglior testo del Festival. Il giorno successivo è attesa la band norvegese Motorpsycho che dovrebbe – anche in questo caso il condizionale è d’obbligo – presentare il nuovo disco uscito a febbraio. A seguire, venerdì 13 maggio, la Plastic punk fest, che festeggerà i suoi primi quindici anni ed i quarant’anni del punk con i Derozer, Toil Mexico e The Oxide che si alterneranno sul palco; per questi eventi le prevendite ovviamente sono già iniziate. Nel contempo alcuni locali del vicino Veneto si sono offerti di  ospitare le manifestazioni già programmate in attesa che venga trovata una soluzione ma si tratterebbe comunque di un ripiego temporaneo.

In questi giorni gli  incontri fra i responsabili dell’associazione “Il Deposito” e della cooperativa “Nuove tecniche”, che ne cura la gestione, con le istituzioni sono frenetici ma si reputa che difficilmente potranno portare ad una soluzione soddisfacente per le parti coinvolte in quanto oltre alla insonorizzazione del locale, già effettuata ma probabilmente ritenuta insoddisfacente dal comitato dei residenti, l’unica ulteriore via percorribile sarebbe quella di trasferire il Deposito in altro luogo con costi però elevatissimi che i gestori difficilmente riuscirebbero a sopportare e che potrebbero determinare quindi la chiusura definitiva della Concert Hall; chiusura che lascerebbe senza lavoro una quindicina di persone che trovano regolare occupazione al Deposito con le immaginabili ricadute negative per le loro famiglie.

Molte le manifestazioni di solidarietà giunte nel frattempo da più parti, sia da privati cittadini che da politici che riconoscono il ruolo fondamentale del Deposito, interessante l’iniziativa della “The Great Complotto Radio” che con l’hastag #iostoconildeposito ha lanciato una campagna di sostegno via web al Deposito e alla musica in genere attraverso i social network.

Ora non rimane che attendere, nella speranza che venga trovato un punto di incontro fra il comitato dei residenti ed i gestori del Deposito in modo che questa realtà abbia ancora un futuro e possa continuare a proporre le offerte musicali di alto livello a cui ci ha abituati.

Dario Furlan

 

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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