Si presentano a Napoli le raffinate suggestioni ottiche e le creazioni di Chiara Dynys.Inaugura giovedì 22 ottobre alle 19:00 presso la Galleria Casamadre Arte Contemporanea, la nuova personale dell’artista mantovana che presenterà due cicli inediti di opere, “La Blancheur” e “Kaleidos”, conventi lavori mai esposti prima, concepiti appositamente per l’esposizione partenopea.
In La Blancheur l’artista trae ispirazione dalle candide opere di Canova, accogliendo e scomponendo l’immagine delle sculture all’interno di forme riflettenti che ne modificano la percezione. Con Kaleidoslo sguardo è invece rivolto agli artifici che ingannano la vista dello spettatore, come suggestioni racchiuse nella magia di un caleidoscopio.
Opere intense, ironiche e affascinanti che si collocano in continuità con la poetica di Chiara Dynys, capace con il suo lavoro di costruire mondi e raccontare storie, senza necessariamente ricorrere all’impostazione narrativa, ma ponendosi in dialogo diretto con l’immaginazione dello spettatore. Giocando con la luce e con lo spazio, l’artista si ripropone di indagare l’ambiente con cui l’opera entra in contatto, superando le superfici materiche, trasformando la luce stessa in elemento linguistico fondante e instaurando un processo reciproco di costruzione di significato.
“Se si pensa a tutta la produzione di Chiara Dynys – variabile, multiforme ed eclettica – sotto una superficie di colori, materie e linguaggi, si può avvertire in profondità la scossa che spinge in un continuo rimbalzo emotivo e intellettuale. Il suo punto di vista tiene in gran conto la relazione tra i sensi e la mente, così che il codice non produce più enunciati astratti ma entra nella vita e nell’esperienza concreta dell’artista. Perciò i Kaleidos sono letteralmente forme belle in cui specchiarsi o idee platoniche in fuga verso l’iperuranio. E la Blancheurcon i suoi angoli aguzzi in cui si frantuma lo splendore canoviano infligge la nostalgia di una bellezza ideale, che è biancore astratto, pallore mortale”scrive Eduardo Cicelyn, fondatore di Casamadre Arte Contemporanea.
Conclude la mostra, un’installazione video dedicata alla città partenopea, dal titolo Nothing to lose,in cui scorrono senza sosta immagini di mari e di cielidi diversi luoghi del mondo, alcune della stessa Napoli. Scene in cui l’orizzonte è però sempre negato da un disturbo visivo, evocando come in un sogno quella prospettiva d’infinito che la continua trasformazione e stratificazione nei secoli di storia della città fa scaturire dal rapporto tra l’umanità e il suo presente, il suo passato e anche il suo futuro.
“Da molti anni Chiara Dynys sperimenta diverse tecniche, anche con la collaborazione di artigiani dai molteplici saperi incontrati in luoghi spesso remoti. Il suo modo di affidarsi con entusiasmo agli altri, cercando il calore del contatto umano, è ciò che rende particolare e notevole il suo lavoro. La sua figura morbida e duttile incarna la socievolezza del fatto artistico, come procedura empatica e partecipativa. Le sue “cose”, che lei qualche volta definisce dispositivi, non sono congegni astrusi. Sono opere sempre aperte, piene di luce, come pervase da un ottimismo senza remore” sottolineaEduardo Cicelyn.