A pochi giorni dall’inaugurazione della grande mostra “Il Rinascimento di Pordenone” a cura di
Caterina Furlan e Vittorio Sgarbi, dedicata alla figura di Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone,
al piano terra della Biblioteca civica di piazza XX Settembre, dalle ore 14.00 di martedì 22 ottobre,
saranno esposti alcuni documenti conservati nell’Archivio storico comunale relative alle opere
dell’artista. Il critico d’arte esperto può cogliere al volo la presenza e la natura dei mutamenti che hanno
coinvolto un’opera, ma è compito degli archivi fornirgli i dati sui tempi e le ragioni di questi
cambiamenti.
Questi materiali sono testimoni della cura rivolta dalle istituzioni civili ai capolavori del
Pordenone. Documenti estratti da voluminose corrispondenze fra Prefettura, Comune e restauratori, storie
di interventi talvolta poco accorti, almeno per gli standard attuali, ma sempre dettati dal desiderio di
preservare oggetti di devozione, prima che opere d’arte.
Dai documenti si ricava che, come i suoi dipinti, anche il nome del pittore Giovanni Antonio de’
Sacchis ha le sue stratificazioni. Spesso viene citato come il “Licinio detto il Pordenone”, nome che lo
identificherà almeno fino ad inizio Novecento. In onore del Licinio furono intitolati anche una scuola e un
teatro, istituzioni che dovettero poi aggiornare la denominazione o cambiarla.
Una prima occasione di studio approfondito e di celebrazione dell’artista fu la mostra del 1939 a
Udine. Anche a Pordenone si tennero conferenze e concerti per le celebrazioni, a cui il giornalista Ugo
Ojetti comunica di non poter partecipare, perché impegnato per l’organizzazione dell’Esposizione di
Roma del 1942. La mostra del 1939 si concluse il 31 agosto, il giorno successivo l’Europa si ritrovò in
guerra
L’esposizione sarà visitabile fino al 18 novembre negli orari di apertura della Biblioteca civica:
lunedì 14.00-19.00 e da martedì a sabato 9.00-19.00.
Carlo Liotti