Ci si immergerà alla scoperta dei segreti e della storia dei delfini d’acciaio con la mostra “Sommergibili in Adriatico” allestita negli spazi espositivi della Provincia in corso Garibaldi dal 6 al 20 novembre per iniziativa di Betasom, del gruppo di studi La grande Guerra d’Italia e Stati Uniti e di Silentes Loquimur, con la collaborazione del Comune di Pordenone e il prezioso contributo della Marina Militare e del Comando Aeroporto Aviano “Pagliano e Gori”.
L’esposizione si articola in quattro sezioni, tutte arricchite da modelli, divise e postazioni multimediali.
La prima illustra la storia e la tecnica del mezzo subacqueo, dai primordi fino ai giorni nostri, culminando con la visita virtuale al sommergibile Dandolo; la seconda parte approfondisce alcune tematiche storiche, come le basi sommergibili in Adriatico durante la Grande Guerra o le figure di alcuni famosi Comandanti della Seconda Guerra Mondiale, passando per l’invenzione del siluro e la nascita della scuola Sommergibili. La terza parte darà il focus sui battelli di oggi presentando un modello in sezione dei modernissimi sottomarini classe Todaro (cui appartiene il Venuti, intitolato alla medaglia d’oro al valor militare) di Codroipo) e
una serie di scatti che ritraggono “normali” scene di vita a bordo di questo tipo di battelli. L’ultima parte, per la gioia di bambini e famiglie, ma anche di molti appassionati di tecnologie militari e marittime, attiva solo nei fine settimana, sarà la “Scuola per aspiranti sommergibilisti”, una postazione dove si potrà imparare a usare un periscopio, pilotare virtualmente un sommergibile, lanciare un siluro o indossare la tuta (originale) per salvarsi da un sommergibile sinistrato.
Danno un contributo fondamentale alla mostra i giovani del gruppo di ricerca “La Grande Guerra di Italia e Stati Uniti”, composto da studenti italiani dell’Istituto nautico Venier di Venezia e studenti della Aviano High School. La sezione Sentinelle silenziose proviene dallo Stato Maggiore della Marina. La mostra è arricchita da pannelli relativi alle missione Cattaro e Pola e da un aerosiluro da 450 mm (1935 – 1945) provenienti dalla mostra permanente di foto e cimeli storici dell’Aeroporto Pagliano e Gori di Aviano.
Pezzo forte dell’esposizione è il portello del sommergibile Pullino, teatro dell’ultima azione dell’irredentista istriano Nazario Sauro, prima della cattura e della condanna a morte per alto tradimento nei confronti dell’Impero Asburgico: si tratta dell’unica parte del sommergibile pervenutaci.
Dopo l’inaugurazione di domenica 6 novembre alle 11 – relatore il Capitano di Fregata Marco Mascellani – prenderà il via anche un calendario di conferenze, volte ad approfondire aspetti storici, anche legati al territorio, che ha dato i natali a diversi sommergibilisti, senza
dimenticare la vicina presenza dei cantieri navali di Monfalcone e Venezia.
Lunedì 7 novembre alle 17 nella saletta Degan della biblioteca civica Giuseppe Grillo (che ne è il nipote) terrà una conferenza sul Comandante Giuseppe Aonzo, eroe di Premuda, medaglia d’oro al valor militare.
Giovedì 10 novembre alle 18 negli spazi espositivi della Provincia s terrà la cerimonia di commemorazione del Secondo Capo Pietro Venuti, medaglia d’oro al valor militare, del Sotto Capo Pietro Appi e del Capo di Prima Classe Scelto Rocco Scigliano, sommergibilisti di ieri e di oggi, ricordati da familiari
Mercoledì 16 novembre alle 9.30 nella sala Consiliare della Provincia, si terrà la conferenza sulla figura di Nazario Sauro, relatore il nipote Ammiraglio Romano Sauro.