rScritta da Wolfgang Amadeus Mozart all’età di soli dodici anni, la recita cantata (Singspiel) in un atto Bastiano e Bastiana – nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste nell’ambito del cartellone “Sempre Verdi da 0 a 100 (e +) – debutta mercoledì 20 (alle ore 11.00 e alle ore 18.00), con la regia, le scene e i costumi di Andrea Binetti, Maestro concertatore e direttore Roberto Gianola.
L’originale in lingua tedesca, Bastien und Bastienne, porta il numero d’opera K 50 e il libretto originale è firmato da Friedrich Wilhelm Weiskern, Johann Müller e Andreas Schachtner ma il soggetto risale addirittura a Jean-Jacques Rousseau e al suo Le devin du village.
“Per quest’allestimento – spiega Andrea Binetti, che sul palcoscenico interpreterà il ruolo del Mago Cola – ho tradotto e riscritto totalmente sia i brevi testi recitati che le parti cantate riportate sullo spartito dal Maestro Roberto Gianola. Si tratta infatti di un Singspiel, un genere operistico in voga tra il XVIII e il XIX secolo, sorto e sviluppatosi in area tedesco-austriaca, caratterizzato dall’alternanza di parti recitate e parti cantate”.
La prima esecuzione avvenne a Vienna nel 1768 nel giardino della villa del celebre medico e ipnotizzatore Franz Anton Mesmer, amico della famiglia Mozart, che decise di commissionare al giovanissimo enfant prodige della musica la stesura di un’opera.
“Lo spettacolo cui il pubblico assisterà al Ridotto del Teatro, nella sala Victor De Sabata – anticipa Binetti – “è ambientato proprio nel giardino del palazzo di casa Mesmer. Il pubblico sarà protagonista della vicenda e, varcando la soglia della sala, farà idealmente un salto temporale indietro nel 1768 diventando “gli invitati” del celebre medico ipnotizzatore per assistere alla prima assoluta di Bastiano e Bastiana. I protagonisti (Bastiana, interpretata da Gabriella Costa e Rinako Hara; Bastiano, Federico Buttazzo re Motoharu Takei; Cola, Andrea Binetti) interagiranno con il pubblico, rendendolo partecipe delle varie emozioni e coinvolgendolo in alcuni momenti scenici”.
Oltre a essere un’interessante proposta per far conoscere al pubblico del Teatro un lavoro mozartiano, questo spettacolo è sicuramente per i giovanissimi un’occasione per avvicinarsi alla “musica seria” con un’opera che ha la giusta leggerezza e che soprattutto li rende protagonisti attivi, facendoli vivere la magia della musica e partecipare al meraviglioso “gioco del Teatro”.