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Canto libero: una serata a Trieste con la magia della musica di Mogol & Battisti

Canto libero: una serata a Trieste con la magia della musica di Mogol & Battisti

(photo by smartphone -credits Dario Furlan)

Canto libero, lo spettacolo omaggio alle canzoni di Mogol & Battisti è ritornato a Trieste sabato scorso nell’ambito del “Teatri Tour 2019-2020” ed è stato accolto da un Politeama Rossetti gremito all’inverosimile e desideroso di godere di una serata all’insegna della musica che ha accompagnato parte della nostra esistenza: le canzoni, o meglio, le poesie scritte da Mogol e magnificamente interpretate da Lucio Battisti; canzoni create dal sodalizio artistico più creativo della nostra nazione (Mogol & Battisti, appunto) che nella riproposizione di Canto libero acquistano una magia particolare.

Chiariamo subito che Canto libero non è uno spettacolo di una cover band che cerca di riproporre fedelmente i brani del binomio Mogol & Battisti ma piuttosto un gruppo di musicisti – 10 elementi, capitanati da Fabio “Red” Rosso – che con degli arrangiamenti personali intendono dare un’impronta esclusiva alle canzoni di Battisti senza stravolgerle ma, anzi, esaltarne il sound originariamente alla base delle loro linee melodiche. I brani di Battisti vengono quindi rinnovati e proposti sotto una nuova veste, riarrangiati con influenze marcatamente rock, blues ed anche soul, influenze che si possono riscontrare con un ascolto attento dei brani originali di Lucio Battisti – un innovatore ed un precursore per quanto riguarda gli stili musicali ed i generi interpretati – e che vengono qui esaltate da un’esecuzione intensa e prorompente.

Fabio “Red” Rosso

Accade quindi che ai concerti di Canto libero, anche per i più appassionati, a volte non sia semplice individuare dalle prime note il brano che la band inizia a suonare, per poi sorprendersi nel riconoscerlo alcuni accordi dopo ed apprezzarne l’arrangiamento. I brani di Battisti acquisiscono così una freschezza ed un dinamismo coinvolgenti pur se eseguiti con strumentazione prevalentemente dell’epoca.

La serata triestina è stata aperta con uno dei tanti bellissimi brani di Battisti: Amarsi un po’, e immaginiamo che chi ha assistito allo spettacolo per la prima volta sia rimasto un attimo disorientato dalla timbrica del vocalist Fabio Rosso che nulla ha a che vedere con quella di Lucio Battisti (almeno nell’esecuzione di questo brano) per poi ricredersi ed approvarne pienamente l’interpretazione. Fabio è il “trascinatore” della band ma soprattutto del pubblico, con il suo carisma riesce a pilotarlo per fargli fare quello che – ma sopratutto il pubblico – vuole: divertirsi e cantare sulle note della musica meravigliosa di Lucio Battisti.

Fabio Rosso, leader della band e trascinatore del pubblico

Sono stati proposti molti brani dell’enorme produzione di Lucio (20 solo gli album pubblicati da studio, senza contare il resto, ndr), da Con il nastro rosa a Il nostro caro angelo, da E penso a te a Si, viaggiare, passando per Fiori rosa, fiori di pesco e Nessun dolore (con tutto il teatro in piedi a ballare) e tanti altri ancora per oltre due ore di splendida musica ed emozioni culminate in quello che Fabio Rosso ha definito (e come dargli torto?) il più bel brano di Lucio Battisti: La canzone del sole, uno struggente e poetico ricordo delle infatuazioni giovanili e dei loro risvolti.

Notevoli le prestazioni della band sul palco, oltre a Fabio “Red” Rosso alla voce, avevamo Giovanni Vianelli al pianoforte e alla direzione musicale, Emanuele “Graffo” Grafitti e Luigi Di Campo alle chitarre, Alessandro Sala al basso, Jimmy Bolco alla batteria e Marco Vattovani alle percussioni, Luca Piccolo alle tastiere e, per finire, le splendide voci delle coriste Joy Jenkins e Michela Grilli  esibitesi con maestria anche singolarmente.

Michela Grilli e Joy Jenkins (photo by smartphone – credits Dario Furlan)

La serata è stata anche allietata da un fuori programma: il compleanno di Fabio Rosso ricordato da alcuni spettatori in sala che hanno srotolato uno striscione di auguri e celebrato da tutto il pubblico che per una volta si è reso interprete di un brano nei confronti del cantante della band (tanti auguri, ovviamente) fra lo stupore e l’emozione.

(photo by smartphone – credits Dario Furlan)

C’è stato anche spazio per la solidarietà con l’intervento di Bruna Scaggiante della sezione della LILT (Lega italiana per la Lotta contro i Tumori) di Trieste che ha ricordato l’impegno di Canto libero nei confronti dell’associazione ed ha esortato il pubblico in sala ad una maggiore attenzione verso le persone meno fortunate. Sulle note di Arrivederci a questa sera si è chiuso un concerto con un tuffo nel passato indimenticato e indimenticabile delle canzoni di Mogol & Battisti ma con l’attualità delle interpretazioni di Canto libero.

(credits Francesco Chiot)

Queste le prossime date del tour:

GENNAIO 2020
• giov 09: VERONA, Teatro Nuovo
• ven 10: VERONA, Teatro Nuovo
• sab 11: PESCARA, Teatro Massimo

FEBBRAIO 2020
• ven 21: BELLUNO, Teatro Comunale
• sab 22: CREMONA, Teatro Ponchielli
• giov 27: BIELLA, Teatro Odeon
• ven 28: SONDRIO, Teatro Sociale

MARZO 2020
• ven 06: PADOVA, Multisala PIO X
• sab 07: ANCONA, Teatro delle Muse
• dom 08: PORDENONE, Teatro Verdi
• ven 27: LECCO (CO), Teatro Cenacolo Francescano
• sab 28: ALESSANDRIA, Teatro Alessandrino

APRILE 2020
• ven 03: BERGAMO, Teatro Colognola
• sab 04: PINEROLO (TO), Teatro Sociale
• giov 16: MODENA, Teatro Storchi
• ven 17: SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP), PalaRiviera

MAGGIO 2020
• giov 07: UDINE, Teatro Giovanni da Udine

Servizio Dario Furlan, foto Francesco Chiot/Dario Furlan

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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