Sabato 11 marzo inizia il week end del 16a gLocal Film Festival che culminerà nella serata di premiazione di domenica, seguita dalla proiezione in anteprima regionale del lungometraggio Babylon Sisters del regista torinese Gigi Roccati.
Ma sono ancora molti gli appuntamenti in programma al Cinema Massimo prima della chiusura: sabato alle 16.00 sarà ospite al gLocal Alberto Farina, figlio del regista torinese scomparso lo scorso anno, CORRADO FARINA, e insieme a lui ricorderemo questo artista decisamente originale con una proiezione speciale con il suo primo lungometraggio Hanno cambiato faccia. Interpretato da Adolfo Celi e vincitore del Pardo d’Oro al Festival Internazionale di Locarno nel 1971, il film è in programma sabato 11 marzo, e sarà introdotto dal figlio del regista Alberto Farina.
Farina stesso diceva di aver “contratto la malattia del cinema in giovanissima età, frequentando le sale cinematografiche della mia città” e a vent’anni passa dietro la macchina da presa. Si trasferisce a Roma, dove fa esperienza come aiuto regista e nel 1971 dirige – in Piemonte – il suo primo lungometraggio Hanno cambiato faccia a cui segue Baba Yaga, tratto dalle storie della Valentina di Guido Crepax. In seguito si dedica quasi esclusivamente a servizi televisivi, documentari e film di montaggio. Farina è stato un regista eclettico, ma soprattutto un intellettuale curioso e all’avanguardia, che ha innervato la sua produzione di passione cinefila e di consapevolezza, uno dei più vivaci e originali autori del nostro cinema mai abbastanza riconosciuto e per questo un ricordo necessario, come sostiene il curatore dell’omaggio Matteo Pollone “Per comodità e convenzione, si è soliti sintetizzare le correnti, i periodi, i generi e le varie fasi del nostro cinema quasi esclusivamente attraverso lo studio dei lungometraggi. Farina ne ha diretti solo due: Hanno cambiato faccia, del 1971 e Baba Yaga, del 1973, ma chi avesse la voglia e la pazienza di cercare attorno ad essi, troverebbe un’infinità di produzioni che di “minore” hanno solo la durata. Nei cortometraggi, nei documentari, nei servizi televisivi, nei film istituzionali e pubblicitari Farina ha dato prova del suo genio non meno che nei due film che nel corso degli anni si sono guadagnati una meritata etichetta di cult movie.”Alle 19.30 PANORAMICA DOC, propone la storia privata di Danilo Monte e Laura D’Amore, coppia artistica e nella vita che hanno deciso di condividere la difficoltà dei quattro mesi dedicati a un tentativo di fecondazione in vitro; iniziato come documentario catartico, il risultato è Vita Nova (in anteprima regionale), che oltre a immortalare attimi di intimità, sviscera un tema delicato e mai abbastanza discusso.
Sempre anteprima regionale, alle 21.30, Tides (Maree) del torinese Alessandro Negrini è una poesia visiva che con il punto di vista del fiume Foyle, che nella città di Derry/Londonderry (Irlanda del Nord) separa cattolici e protestanti, indaga come sogni e aspirazioni possano infrangersi contro un muro, sia esso di pietra, liquido come un fiume o invisibile come la paura.
Infine, alle 22.30 in anteprima assoluta, Tommaso Magnano nel suo Angelo Froglia. L’inganno dell’arte ripercorre la vicenda di Angelo Froglia, artista ricordato per la “beffa di Modigliani”, quando nel 1984 gettò nei fossi di Livorno due teste da lui stesso modellate allo scopo di dimostrare l’incompetenza dei critici d’arte. La sua è una storia misconosciuta, raccontata dalle voci dei pochi che gli furono vicini e ricostruita attraverso scritti, dipinti e filmati originali dell’artista, oltre ai materiali d’archivio stampa e video dell’epoca, per cercare di rendere giustizia a una figura profonda, complessa e ancora controversa.
Con questi 3 titoli si chiude la competizione di PANORAMICA DOC in attesa dell’assegnazione del Premio Torèt Alberto Signetto 2017 (2.500€).Sabato spazio anche ai FOCUS, grazie ai quali mescolare la produzione locale con altri stimoli, condividere ideali e tenere gli occhi vigili su quello che le altre realtà culturali e sociali, vogliono mostrare. Alle ore 11.00, l’Associazione Trame – che si occupa di accoglienza e di integrazione dei migranti – porterà in sala alcune delle persone da loro accolte per vedere un film ricco di significato, che li possa avvicinare al territorio che li ospita ravvivando il contatto con la propria terra d’origine: ILMURRÀN – MAASAI IN THE ALPS di Sandro Bozzolo. Mentre alle 18.30 grazie all’Associazione COORPI e al loro progetto CAMPO LARGO, realizzato con il sostegno di Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ORA! linguaggi contemporanei _ produzioni innovative”, potremo vedere alcuni dei luoghi più simbolici di Torino e del Piemonte in un modo completamente inaspettato, in sei corti realizzati durante questa prima residenza artistica sui linguaggi della videodanza. A seguire i videoclip vincitori del Premio Piemonte SYS selezionati da Piemonte Movie insieme al Seeyousound International Music Film Festival.