Importante riconoscimento nazionale per Cinemazero, che insieme a sole altre 3 realtà nazionali, sarà protagonista di una giornata molto particolare dedicata al cinema di qualità e ai progetti culturali di successo. Dopo quattro anni di chiusura mercoledì 17 maggio il cinema Troisi a Roma riapre infatti le sue porte, grazie al progetto pilota dell’associazione “Piccolo Cinema America”, che da alcuni anni, con interventi di stima e sostegno di registi del calibro di Roberto Benigni, Nanni Moretti, Gianfranco Rosi e molti altri ancora, sta animando con arene cinematografiche estive le piazze della capitale, raccogliendo
migliaia di spettatori, dopo l’esperienza chiave del “Cinema America”. L’associazione omonima, costituita tutta da giovanissimi, dopo aver vinto un concorso pubblico indetto da Roma Capitale, ha deciso di organizzare per mercoledì uno speciale Open day per comunicare alla città la volontà e il prosieguo del progetto che vuole far rivivere il sogno di una sala d’eccezione per la capitale. Per questa importante occasione ha invitato così a testimoniare i propri percorsi di eccellenza proprio Cinemazero, insieme al Cinema PostModernissimo di Perugia, al Cinema Beltrade di Milano e al Cinema Stensen di Firenze, sale che da tempo si stagliano nel panorama nazionale per la capacità di condurre percorsi culturali che sposano risultati di pubblico con qualità della proposta.
“Ciascuna di queste sale”- sottolinea Valerio Carocci, presidente di “Piccolo Cinema America”, argomentando la scelta di volere l’intervento di queste realtà culturali – “con diversi percorsi e metodologie di programmazione, è divenuta un operatore culturale d’eccezione nel suo territorio di riferimento e un modello da seguire a livello nazionale ed europeo. In queste sale non è il film programmato a fare il pubblico, ma la sala cinematografica stessa, che grazie al rapporto costruito nel quotidiano con lo spettatore e il territorio ha la forza di imporsi sul sistema distributivo, sviluppando, inoltre, una multiprogrammazione che consente l’accesso paritetico al grande schermo a moltissime opere che altrimenti non troverebbero spazio.”