FilmForum Festival, promosso dall’Università di Udine, si apre alla Spring School 2015 e OGGI, sabato 21 MARZO, inaugura ufficialmente la fase di Gorizia che indaga i rapporti fra cinema e arti visive contemporanee, oltre alla nuova frontiera del post cinema (videogame, animazione, fumetto), la scena dei porn studies e il film heritage, ovvero la preservazione del patrimonio cinematografico. Inaugurazione alle 9.30 a Palazzo della Torre, sede della Fondazione Carigo, con la autorità istituzionali e accademiche. I workshop verranno coordinati da Richard Bégin, Kim Décarie (post-cinema), Francesco Federici (Cinema e arte visive contemporanee), Hans-Michael Bock, Jan Distelmeyer (“Film Heritage”), Peter Lehman (porn studies), Sara Martin (youtubers italiani). Info: www.filmforumfestival.it
Proprio a Gorizia FilmForum Festival affronterà il tema della scrittura per i nuovi media: la fiction per il web, con uno “Speciale youtubers” per raccontare la nuova frontiera di programmazione e critica video-cinematografica. Una tavola rotonda, lunedì 23 marzo (ore 16, Palazzo del Cinema) affronterà il neonato mondo degli youtubers italiani. Protagonisti saranno gli artisti de I Licaoni Videoproduzioni, un collettivo di videomaker livornesi, giovani alfieri della produzione indipendente; oltre alla giovanissima critica e blogger BarbieXanax, una
delle pochissime youtuber donna. Il mezzo video e il canale youtube come luogo di critica dell’audiovisivo, dunque. E senz’altro imperdibile si preannuncia domani pomeriggio l’intervento sul “citizen journalism”, il giornalismo ai tempi dei social, di uno dei massimi studiosi internazionali, Stuart Allen della Cardiff University. Una ampia riflessione (dalle 15 nel Polo Santa Chiara) sui nuovi media e il ‘neogiornalismo’ che passa dai social e diventa fonte di documentazione. Stuart Allen è il massimo esperto di ‘citizen journalism’ e ‘citizen witnessing’ in Europa. Il mondo delle news e della documentazione in tempo reale è stato rivoluzionato, in particolare negli ultimi tre anni grazie alla presenza di Twitter, da una massiccia produzione di notizie messe in circolazione dai cittadini presenti sulla scena di grandi eventi internazionali, attraverso i loro account. Questo fenomeno, che interroga direttamente l’evoluzione dei media e delle tecniche di documentazione in tempo reale, pone questioni fondamentali sull’evoluzione del concetto ‘partecipazione’, ma anche sull’‘autenticazione’ della notizia.
FilmForum Festival 2015, nella storica sezione di riferimento di Gorizia a cura di Federico Zecca e Giovanna Maina, prosegue il viaggio attraverso i Porn Studies (Carthography of Pornographic Audio-visual), quest’anno concentrato su macro temi specifici: innanzitutto un focus intorno al porno Web 2.0: le estetiche, le questioni etico-politiche e identitarie legate alle pornografie della Rete. Inoltre Clarissa Smith (University of Sunderland, Gran Bretagna) e Feona Attwood (Middlesex University, GB) – fondatrici ed editors della prestigiosa rivista accademica Porn Studies – interverranno sulla definizione di cosa significa “pornografia mainstream” nei discorsi circolanti sui vari media popolari. Domenica 22 e lunedì 23 marzo si parlerà delle “pornografie vintage” e dei problemi legati alle forme di archiviazione e al reperimento di rari materiali “espliciti” del passato. Studiosi come John Mercer e Oliver Carter (Birmingham City University), e Frédéric Tachou (Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne), insieme a esponenti di importanti istituzioni archivistiche europee, come il museo nazionale del cinema olandese (EYE Film Institute, Amsterdam) e l’Österreichisches Filmmuseum di Vienna, aiuteranno gli studenti a capire come muoversi, tra archivi e collezioni private, per la ricerca sulle rappresentazioni pornografiche del passato, un campo che fino a ora non è stato ancora adeguatamente studiato. Correlatamente a quest’ultima sfera di interesse, la sezione proporrà anche un evento speciale, una serata di proiezioni (il 22 marzo ore 21:00) dedicata all’erotismo vintage, presso il Kinemax di Gorizia. La prima parte del programma vedrà l’esibizione di alcuni filmati dei primi decenni del ‘900, con un’introduzione storico-critica a cura di Ronald Simons, dell’EYE Film Institute. La seconda parte sarà invece dedicata alla proiezione – in collaborazione con Raro Video – di Blue Movie, thriller erotico del 1978 diretto dal regista italiano Alberto Cavallone.