Si conclude domani, martedì 15 marzo, a Gorizia la 23.ma edizione di Film Forum Festival. In sette giornate di festival – in assoluto le più ricche e partecipate della sua ormai lunga storia – tra proiezioni, incontri, convegni, workshop, pubblicazioni ed eventi intorno al cinema, il Film Forum ha riunito quest’anno per la prima volta nella sola città di Gorizia oltre settecento tra artisti, studiosi, cineastie studenti da tutto il pianeta per esplorare in cinema dalle origini ai nuovi media. Per una settimana Gorizia è divenuta quartiere generale di una comunità scientifica internazionale, con ospiti e relatori da sedici diversi paesi dentro e fuori l’Europa, riunitisi per discutere intorno ai due progetti di ricerca analizzati da FilmForum.
Anche quest’anno i percorsi, con il grande Convegno Internazionale (Una storia del cinema senza nomi) e la Spring School, che oltre alle consuete sezioni (Cinema and Contemporary Visual Arts, Film Heritage, Postcinema & Digital Culturese Porn Studies) ha visto come new entry la sezione Media Archaeology: e proprio attorno a questo tema ruoterà l’intervento portante dell’ultima giornata: martedì alle 9.30 protagonista il docente dell’Università di Los Angeles Erkki Huhtamo, “archeologo dei media” e tra i principali animatori di un filone di studi che va via via interessando sempre più la ricerca accademica internazionale.
Da un primo bilancio degli organizzatori, si rileva il grande interesse che hanno riscosso le esposizioni degli artisti invitati a raccontare due diverse visioni del Cinema: il premio Oscar Kevin Brownlow ha parlato di fronte a una platea di centocinquanta persone della sua doppia missione di regista ed eminente storico del cinema muto. Altrettanto attesa l’intervista a Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, tra i principali animatori italiani del cinema sperimentale degli ultimi trent’anni, impegnati in una lunga conversazione con un auditorio internazionale.
Riguardo ai lavori inerenti il progetto Bodifications – Mapping the Body in Media Cultures si segnalano almeno le discusse lezioni di Linda Williams, riconosciuta studiosa americana fondatrice della disciplina accademica di studi della pornografia – e Jack Halberstam, teorico di gender e identità sessuali in transizione.
Grande successo di pubblico anche per le proiezioni serali, che hanno visto un deciso incremento (una media più del 50%) di affluenze rispetto alle scorse edizioni nelle cinque serate al Kinemax di Gorizia.
Ma il FilmForum pensa già al proprio futuro. Sulla scorta dei grandi consensi riscossi da chi ha preso parte ai lavori e sull’elevato tasso di interesse degli interventi presentati nel corso di diverse giornate e nell’ambito delle diverse sezioni di studio, i temi “scomodi” e di grande attualità proposti con il progetto di ricerca Bodifications meritano di tornare ad essere discussi in una prossima edizione.