Il Premio Jean Mitry, istituito nel 1986 dalla Provincia di Pordenone in onore dello storico del cinema e primo presidente delle Giornate del Cinema Muto è stato conferito quest’anno a Hisashi Okajima e a Vladimír Opěla. Il premio sarà consegnato dalla dirigente del Servizio Affari Generali della Provincia di Pordenone Flavia Leonarduzzi al Teatro Comunale Giuseppe Verdi, venerdì 7 ottobre alle 20.30. Per Vladimír Opěla, che non può essere presente, ritirerà il premio Jana Prikrylová del Národní filmový archiv di Praga. Assegnato come ogni anno nell’ambito del festival, il premio è destinato a persone o istituzioni distintesi nell’opera di recupero, valorizzazione e diffusione del patrimonio cinematografico, di quello muto in particolare.
Hisashi Okajima
Hisashi Okajima è direttore del National Film Center di Tokyo dal 2005, dopo ventisei anni di lavoro all’interno dello stesso NFC per il quale ha seguito ogni sorta di progetti. Dal 2009 al 2011 è stato anche presidente della FIAF, la federazione internazionale degli archivi cinematografici.
Le ricerche di Okajima sono rivolte in modo particolare alla storia del cinema e alla conservazione dei film. Oltre che con le sue numerose pubblicazioni, Okajima dato un notevole contributo alla comunità accademica giapponese con la traduzione del saggio di Kevin Brownlow Silent Films: What was the Right Speed?, divenuto un testo di riferimento fondamentale per definire lo standard contemporaneo di presentazione dei film muti in Giappone.
Okajima è membro del consiglio di amministrazione della Japan Society of Image Arts and Science e del Kawakita Memorial Film Institute, fa parte del comitato consultivo di vari festival cinematografici nazionali, delle istituzioni culturali cinematografiche municipali di Fukuoka e Hiroshima, e di progetti importanti legati alla cultura cinematografica in Giappone.
È stato tra gli scopritori di molti film considerati a lungo perduti e attualmente conservati nel modernissimo deposito del NFC a Sagamihara. Alcuni capolavori, come Sylvester (1924) di Lupu Pick, Gardiens de phare (1929) di Jean Grémillon e Diary of Chuji’s Travels (1927) di Daisuke Ito, restaurati dal NFC, sono stati presentati alle Giornate a partire dal 1992.
Vladimír Opěla
Vladimír Opěla fu nominato direttore del Czechoslovak Film Institute nel 1992, trasformato su sua proposta dal Ministero della Cultura della Repubblica Ceca in Národní filmový archiv (NFA). Dopo averlo diretto per vent’anni, attualmente continua a collaborare come curatore.
Da quando ha iniziato a lavorare per l’archivio, nel 1965, ha creato nel corso del tempo un nuovo sistema di accesso alle informazioni e sviluppato procedure operative standard per ogni fase del processo di archiviazione, preparando così la trasformazione dell’archivio da istituzione di collezionisti a moderno archivio cinematografico organizzato su base scientifica. Inoltre, pur disponendo di mezzi finanziari limitati, ha iniziato la costruzione di un nuovo deposito per le pellicole a colori, che fu realizzato fra il 1977 e il 1979; dal 1970 ha avviato il restauro e la ricostruzione delle pellicole secondo nuovi metodi scientifici.
Nel 2004 Opěla ha proposto alla Commissione Ceca per l’UNESCO e alla FIAF di celebrare il 27 ottobre, data dell’accettazione della Raccomandazione per la salvaguardia e la preservazione delle immagini in movimento all’Assemblea Generale dell’UNESCO a Belgrado nel 1980, la Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo.
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